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Spazio fisico
Morfologia. Il territorio angolano corrisponde sostanzialmente alla sezione nord-occidentale dei grandi altopiani dell'Africa meridionale; la struttura geologica è quella tipica del subcontinente, tabulare, rigida, senza corrugamenti. I rilievi dell'Angola, infatti, sono essenzialmente dovuti a dislocazioni verticali lungo il bordo atlantico; essi raggiungono la maggiore altezza (Serra Moco, 2.620 m) proprio in corrispondenza dell'orlatura occidentale, digradando debolmente (l'altitudine media è di circa 1.000 m) all'interno verso i bacini depressionari dello Zaire, dell'alto Zambesi e del Kalahari. Sul lato opposto essi scendono alla costa con una scarpata rocciosa che lascia posto solo a limitate pianure litoranee. Le sezioni p iù elevate sono costituite da rocce cristalline e metamorfiche (quarziti ecc.); verso l'interno allo zoccolo precambriano si sovrappongono sedimenti continentali paleozoici (del tipo Karroo), mesozoici e cenozoici.
Clima e flora. La sezione settentrionale, che fa parte del bacino congolese, presenta piovosità abbastanza elevata (1.000 mm annui e oltre) e un regime stagionale relativamente poco differenziato. Il clima tropicale a due stagioni interessa si può dire tutto l'altop iano ed è caratterizzato da un'estate calda e piovosa e da un inverno freddo e secco; le precipitazioni aumentano col procedere dalla costa (300 mm annui) all'interno, dove sui rilievi più elevati si raggiungono anche i 2.000 mm. In linea di massima il clima diviene più arido col procedere verso sud, dove l'ambiente prelude al Deserto del Kalahari . Le temperature risentono dell'altitudine e nell'interno degli effetti della continentalità, mentre sui litorali meridionali prevale l'influsso della corrente fredda del Benguela, che è anche causa non secondaria della spiccata aridità locale. Il paesaggio alterna lembi di foresta pluviale lungo i fiumi alle savane arborate o cespugliose.
Idrografia. L'Angola ha il suo vertice nell'Altopiano del Bié, da cui traggono origine i maggiori fiumi del Paese, che svolgono il loro corso su tre versanti principali: il primo è quello che fa parte del bacino del Congo (fiume Cuango, Cassai); il secondo è quello che tende verso le depressioni endoreiche del Kalahari (Okavango ) e l'alto Zambesi (Cuando); il terzo è quello rivolto all'Atlantico (Cunene, Cuanza). Su questo lato i fiumi hanno un corso veloce, interrotto da salti, come quello che dà origine alle belle cascate Calandula (già Duque de Bragança) sul Lucala, un affluente di destra del Cuanza.






