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Ambiente umano
Popolamento e composizione etnica. La popolazione è per gran parte composta da Bantu che si sono insediati nell'Angola in epoca non lontana ricacciando verso sud o in particolari aree di rifugio le genti primitive, tra cui quei gruppi khoisanidi di Boscimani e Ottentotti che oggi si trovano sparsi intorno alla depressione del Kalahari, dove praticano la caccia e la raccolta. Importante è stata anche l'immissione di genti pastorali d'origine orientale, come gli Herero , anch'essi insediati nelle zone meridionali. I gruppi bantu, rappresentati da popoli numericamente rilevanti come i Lunda, i Kongo, i Chokwe, stanziati nel settore settentrionale, e i Mbundu nell'altopiano centrale, sono essenzialmente agricoltori; alcuni di essi praticano però anche l'allevamento: è il caso di gruppi chokwe migrati verso sud.
Distribuzione. La popolazione è dislocata in maggior parte tra l'Angola centrale e l'area costiera; il principale asse di popolamento è costituito dalla ferrovia del Benguela, alla quale è legato lo sviluppo dell'agricoltura di piantagione. L'Angola è stato forse il Paese africano che più ha patito delle razzie del passato: all'arrivo degli Europei, nel XVI secolo, sembra che la popolazione fosse il doppio di quella attuale. Oggi gli sviluppi demografici sono consistenti, ma non così forti come in altri Stati africani; le capacità di contenimento del Paese, sinora solo parzialmente sfruttato, sono però notevoli. Pressoché tutti rimpatriati sono i Portoghesi, cui si deve la nascita delle città, specie di Luanda, antico insediamento oggi dal volto interamente moderno ed europeo. Minore è stato lo sviluppo di altre città costiere: tra esse Benguela, vecchio porto, ha ceduto il posto a Lobito; in sviluppo, grazie al petrolio, è Cabinda. Nell'interno il centro maggiore è Huambo, ex Nova Lisboa, posto in una fiorente area agricola.