Wwf: su oceani e coste lanciata la sfida del 10% protetto

Stampa

La settimana prossima a Kuala Lumpur si terra la Settima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversita Biologica. I temi principali saranno la conservazione del mare e le aree protette e il WWF sta facendo pressione presso i Governi perche questi si impegnino ad aumentare il numero e la dimensione delle aree marine protette (Marine Protected Areas- MPAs-) necessarie per raggiungere il target mondiale del 10% degli oceani mondiali protetti entro il 2012, target stabilito dal programma di lavoro della Convenzione. Il WWF sottolinea inoltre che, mentre gli oceani e le coste producono benefici per molti miliardi di dollari, solo lo 0,5% della loro superficie e protetta.

"Le risorse marine e gli habitat non sono mai stati minacciati come lo sono oggi", ha detto Simon Cripps, direttore del programma mare del WWF Internazionale "I governi continuano a disattendere la Convenzione sulla Diversita Biologica per quanto riguarda la protezione dell'ambiente marino, malgrado l'informazione scientifica abbia dimostrato senza ombra di dubbio che le aree marine protette generino benefici economici, lavoro e reddito per i pescatori e le comunita costiere." Secondo il WWF gli oceani e le coste contribuiscono, solo in Asia, per il 40-60% alla formazione del Prodotto Interno Lordo (PIL). Inoltre, il valore delle merci e del reddito, provenienti dalle barriere coralline, corrisponde a quasi 30 miliardi di dollari all'anno, e la Grande Barriera Corallina, da sola, produce 600 milioni di dollari USA.

Il pescato marino globale ha un valore di 70-80 miliardi di dollari all'anno e fornisce cibo alla popolazione di tutto il mondo. Eppure piu del 75% delle zone di pesca mondiali sono sottoposte ad un sovrasfruttamento. Un nuovo rapporto del WWF, dal titolo "Finanziare la conservazione del mare", rivela 30 nuovi meccanismi di finanziamento che potrebbero procurare miliardi di dollari per la conservazione dei mari, provenienti da contributi di vari programmi governativi, di donatori e di settori industriali. Questo rapporto identifica varie fonti di finanziamento, tra le quali i sussidi per la pesca - per un valore di circa 20 miliardi di dollari USA - destinati alla protezione del mare; assegnazioni dirette dai bilanci governativi; tariffe di conservazione per il turismo come ad esempio le tariffe per le immersioni e per le gite in barca; e multe per chi inquina gli oceani.

In Italia si proteggono complessivamente 2.820.673 ha di superficie marina con 20 aree marine protette, due parchi sommersi (Baia e Gaiola) e il Santuario dei Cetacei. In realta, pero se si esclude il Santuario dei Cetacei, ancora lontano dall'essere una vera area protetta, il mare tutelato in Italia si limita a circa 200.000 ha. "Anche per questi 200.000 ettari c'e ancora molto da fare e siamo lontani da una efficace gestione sia in termini di conservazione che di valorizzazione sostenibile, sostiene Antonio Canu Responsabile Aree Protette e Mare del WWF. Le nostre aree sono indietro rispetto agli standard internazionali, non sono integrate alla fascia terrestre, non sono ancora un Sistema funzionale, ma un'insieme di aree scollegate, senza una strategia di base che faccia parte di un piano di tutela piu complessivo del mare. Inoltre, da qualche tempo le aree marine sono impegnate piu a sviluppare programmi di valorizzazione economica piuttosto che ad investire sugli aspetti di tutela che sono poi la base di un serio ed effettivo sviluppo socio-economico."

Mancano poi ancora aree marine importanti come l'Arcipelago toscano, le isole Eolie, il Golfo d'Orosei e il mai attivato Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio. In questa situazione ancora insoddisfacente, spicca la Riserva Marina di Miramare gestita dal WWF che, sebbene limitata nello spazio, e quella che produce piu ricerca, educazione e scambi internazionali tant'e che e stata portata come esempio di gestione durante il recente V Congresso mondiale sulle Aree Protette svoltosi a Durban, Sudafrica.

"Il WWF chiede quindi maggior efficienza nella gestione e un ruolo piu strategico nella tutela del mare -conclude Antonio Canu- Chiede, inoltre, che vangano istituite al piu presto le Aree Marine Protette del Golfo di Orosei e delle isole Eolie e che si dia una struttura gestionale e una regolamentazione efficace al Santuario dei Cetacei."

Ultime notizie

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad