Vittorio Agnoletto: la GAD batta un colpo

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La GAD alla riapertura del Parlamento italiano presenti immediatamente una proposta unitaria attraverso la quale: si vincoli il governo a realizzare uno stanziamento in favore delle popolazioni vittime dello Tsunami di un' entità pari a quanto speso nel 2004 per partecipare all' occupazione militare dell' Iraq; si adeguino i fondi destinati annualmente alla cooperazione internazionale a quanto previsto dall' accordo OCSE ovvero ad un ammontare pari allo 0,7% del PIL.

L' Italia allo stato attuale con una percentuale dello 0,11% si colloca infatti all' ultimo posto dei Paesi OCSE; si chieda al governo di sostenere, in occasione della prossima riunione del 12 gennaio del Club di Parigi, la richiesta di cancellazione, e non di moratoria, del debito estero dei Paesi coinvolti nella tragedia; si esiga che l'utilizzo dei soldi stanziati e raccolti avvenga attraverso i due canali mostratisi storicamente piu' utili: le agenzie internazionali dell'ONU e le ONG già attive sul campo. Evitando così interventi di bandiera, non coordinati sul piano internazionale che, oltre ad aumentare la confusione, avrebbero il solo obiettivo di un mero ritorno d'immagine a discapito dell'efficacia necessaria; si chieda al governo la massima trasparenza, con modalità verificabili e con una comunicazione periodica sugli organi di stampa, sulla destinazione dei fondi ed in particolare di quelli raccolti attraverso gli SMS solidali. Infatti quei soldi sono solo in transito nelle casse governative, essendo stati direttamente destinati dagli italiani alle popolazioni colpite dal maremoto.

Sulla gestione finanziaria degli aiuti il trucco del governo c'è e si vede.
La dichiarata sospensione, e non cancellazione, dello stock di debito per Indonesia e Sri Lanka non è che un gioco di prestigio maldestro: se da una parte infatti tale somma non sarebbe comunque stata esigibile visto l'impatto dello Tsunami sulle economie dei Paesi coinvolti, dall'altra tale giro di partite non costituisce nessun aiuto concreto agli interventi di emergenza da porre in essere nell'immediato.

E' proprio di fronte a simili tragedie che, al di là delle parole, vi è la possibilità di dimostrare davvero che un altro mondo è possibile.

Un'opposizione che si candida a governare ha il dovere di mostrare la propria differente visione del mondo attraverso proposte precise da rivolgere all'esecutivo in carica e su cui impegnarsi formalmente nel proprio programma di governo. La strada è quella indicata in questi giorni da milioni d'italiani che con le loro donazioni hanno reso ancora piu' stridente il confronto con il cinismo di Berlusconi e dei suoi alleati.

Vittorio Agnoletto, europarlamentare Gruppo Sinistra Unita Europea (cell. +32 473 74 0963)

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