Vietnam: giovani in fermento

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I gusti, le idee e le abitudini dei giovani vietnamiti stanno cambiando rapidamente, mentre le istituzioni e le strutture sociali si evolvono più lentamente. In una serie di reportage di Lettera 22 uno sguardo su questa dialettica tra tradizione e modernità.

Il Vietnam ha ancora i tratti tipici delle società contadine del sudest asiatico, ma una morbida politica di apertura agli investimenti stranieri si è rapidamente accompagnata alla sfida che arriva dai settori giovanili della società.

Tra queste ad esempio il desiderio di andare a vivere fuori casa, lasciando la famiglia allargata. Ma a fronte di stipendi mensili di 20 dollari un monolocale di 40 metri quadrati ne costa almeno 12.000. Un prezzo per la maggior parte delle persone proibitivo.

In drastico aumento i casi di AIDS. Ed i dati mostrano che, tra i sieropositivi, il 70% ha meno di 30 anni e che, nella fascia d'età 15-24, una percentuale che era dell'11% nel '94 è arrivata oggi a un preoccupante 40%. Ma le autorità rimangono poco sensibili. "Ad Hanoi è mentalità comune che sotto i 18 anni non sia bene avere il fidanzato" afferma la dottoressa Thu che lavora in un consultorio su problematiche giovanili "in famiglia il sesso resta un taboo e i ragazzi non hanno dunque con chi parlarne".

Altra questione aperta è quella dell'omosessualità. Essere gay in Vietnam, ad esempio, è un problema. "Ufficialmente non esistono", conferma a Lettera 22 imbarazzato un medico. Ma la dottoressa Thu rivela che al centro anche i gay si fanno vivi: ma "solo per telefono, chiedono consigli ma di persona non si fanno vedere".

Su queste specifiche questioni le preoccupazioni derivano anche dalla diminuzione delle risorse internazionali a disposizione per progetti a sostegno della pianificazione familiare nei Paesi in via di sviluppo. Negli ultimi anni l'amministrazione Bush ha congelato 35 milioni di dollari destinati a progetti in questo specifico settore. Anche in Italia i fondi sono stati ridotti da 3,5 a 2,3 milioni di euro, come spiegano all'Aidos, l'Associazione italiana donne per lo sviluppo. [DS]

Altre fonti: Amisnet.

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