Uranio: dal Ministro Martino lacrime di coccodrillo

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"Le parole del Ministro Martino dopo la tragica morte del Caporal maggiore Valery Melis, suonano come lacrime di coccodrillo". E' quanto hanno dichiarato Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti e Riccardo Troisi di Pax Christi Roma. "Dire oggi 'sarà trovata una soluzione soddisfacente' è fuori tempo massimo: il Ministro - chiedono Paolicelli e Troisi - si dimetta, risparmiando altri irreparabili danni al nostro paese.

Continuare a negare l'evidenza di un problema come quello dell'uranio impoverito è criminale. Siamo di fronte ad alcuni centinaia di casi denunciati dall'Osservatorio militare di cui oltre una ventina hanno portato alla morte dei militari e a studi ufficiali che confermano un eccesso di linfomi di hodgkin che, non possono essere attribuiti alla sorte avversa per non riconoscere la causa di servizio.

Capiamo che la posta in gioco è alta, e va dalle responsabilità di vertici politici e militari che hanno portato i militari italiani senza le precauzioni dovute in territori contaminati da uranio impoverito, fino al timore di un calo di immagine per le forze armate, ma per tutto questo - concludono Paolicelli e Troisi - non si può passare sopra alla vita delle persone".

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