Un fiume di disperati nell’inferno verde del Darién

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Immagine: Atlanteguerre.it

Per decenni il Darién, l’ultimo tratto dell’Istmo centroamericano, che collega Panama alla Colombia,è stato considerato così pericoloso che solo poche migliaia di persone osavano attraversarlo ogni anno. Oggi è un tragico fiume di migranti che rischia la vita per fuggire dai propri Paesi in conflitto. Un tempo la giungla del Darién era una delle foreste pluviali più incontaminate del mondo. Alcune parti erano così inaccessibili che quando negli anni ’30 gli ingegneri iniziarono a  costruire la Pan-American Highway, che doveva collegare l’Alaska all’Argentina, solo  qui alzarono le braccia..

Da gennaio, almeno 215.000 persone hanno attraversato il Darién, quasi il doppio dell’anno scorso e quasi 20 volte la media annuale tra il 2010 e il 2020. Il completamento della tratta del Darién della strada Panamericana era stato rilanciato per iniziativa degll degli Stati Uniti, ma è stato interrotta nel 1974 in seguito alle preoccupazioni sollevate dagli ambientalisti. Un altro tentativo è iniziato nel 1992, ma nel 1994 un’agenzia delle Nazioni unite ha riferito che la strada, e il conseguente sviluppo, avrebbero causato un esteso danno ambientale. Anche gli Embera-Wounaan e i Kuna hanno espresso la preoccupazione che la strada possa portare alla potenziale erosione delle loro culture.

Le persone che hanno attraversato il Darién quest’anno sono per la maggior parte venezuelane. Ma sono solo una parte di un variegato movimento di migranti che attraversano la giungla: anche cubani, haitiani, ecuadoregni e peruviani stanno attraversando la giungla in numero significativo. Almeno 33.000 delle persone che hanno intrapreso il viaggio quest’anno sono bambini. E ci sono i colombiani. In oltre 50 anni di conflitto legato alla droga, 6,6 milioni di colombiani sono stati costretti a lasciare le loro case. Si stima che 370.000 rifugiati colombiani vivano in Paesi vicini, e Panama è uno dei principali...

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