Un Ponte per: partita la Summer School 2004 in Iraq

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'Saif Hulu'- estate felice -, questo il nome che Un Ponte per⅀ ha voluto dare alla scuola estiva che è partita oggi a Baghdad. I locali della scuola 'Al Andalus', nel quartiere di Jameela, ospiteranno nel mese di agosto le attività di animazione, musica, fotografia, pittura, disegno e teatro rivolte a 200 bambini delle scuole elementari. La Summer School è una delle attività di ' Farah: Educazione in Iraq. Un programma basato sulla comunità ', realizzato in collaborazione con l'UNICEF. Un programma che si pone come obiettivo principale quello di favorire il miglioramento della condizioni di vita dei bambini all'interno della propria comunità di riferimento, valorizzando la scuola come luogo fisico e culturale centrale della comunità.

In Iraq i bambini, che costituiscono la metà della popolazione, si trovano oggi ad affrontare tutti i problemi derivati dall'ultimo conflitto e dalla successiva crisi umanitaria, pagando anche e soprattutto le sanzioni imposte dal 1990. Durante gli oltre 13 anni di embargo, gli indicatori sociali sono regrediti tanto da portare il paese ai livelli più bassi dell'indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite. A farne le spese sono naturalmente i soggetti sociali più vulnerabili come le donne, i bambini, i disabili. Secondo i dati UNICEF del 2003 oggi in Iraq 31% di bambine e il 17% di bambini non frequenta la scuola. Gli abbandoni scolastici sono raddoppiati e riguardano il 40-50% degli alunni della scuola primaria (UNOHCI, 2003), mentre il crollo dell'alfabetizzazione femminile desta sempre più preoccupazione.

Particolare attenzione viene posta quest'anno nel favorire l'integrazione di bambini disabili nelle attività. In Iraq il numero dei disabili è alto; l'UNICEF parla di almeno 375mila bambini sotto i 15 anni. In generale, i bambini che frequentano le scuole e hanno problemi caratteriali o di apprendimento vengono considerati "disabili" e inseriti in classi "speciali". Questo metodo non fa altro che aumentare la separazione rispetto ai loro coetanei, rendendoli ancora più vulnerabili. Il progetto intende affrontare il problema della separazione di questi bambini, favorirne la partecipazione e, sul lungo periodo, sostenerne l'integrazione. La Summer School viene realizzata per il quarto anno, grazie al contributo di animatori, educatori ed insegnanti iracheni.

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