Tribunale delle donne contro i crimini di guerra Usa

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Laura Bergomi, delegata dell'Assopace durante il World Social Forum, scrive della 16° edizione del Tribunale delle donne contro i crimi di guerra degli Usa.

Dal 1993 ci sono gia' state 15 sessioni di questa Corte internazionale delle donne sui vari aspetti della violenza alle donne e in generale, delle violazioni dei diritti umani, razzismi ecc. La sessione di Mumbai e' durata tutto il pomeriggio fino a sera inoltrata, con un intreccio di video molto ben fatti ad hoc e di testimonianze. La Giuria comprendeva la parlamentare europea Luisa Morgantini, Fatima Meer simbolo della lotta antiapartheid in SudAfrica, Genevieve Vaughan US, Dennis Halliday, funzionario ONU Oil for Food, Biljana Kasic Croazia, NguyenThi Bin Vietnam,Ramsey Clark, che ha aperto i lavori riconoscendo al potere delle donne il merito di aver aperto questi spazi.

Delle lunghe e articolate narrazioni riporto alcune frasi: "Viviamo tempi di violenza dove il futuro fa paura, dobbiamo tastare nel buio per ricostruire il nuovo...c'e' un nuovo universalismo che riconosce lo specifico di ogni
cultura e rispetta la pluralita'. Dobbiamo avere un nuovo immaginario, una nuova sostenibilita' "femminile", sfidare collegare ascoltare le voci dai margini, essere testimoni che guardano ascoltano e non dimenticano." Seguono filmato sugli esperimenti atomici statunitensi, la testimonianza di un sopravvissuto di Hiroshima, quella di una giovane donna di Rawa; il racconto da Cuba di sospetti sull'uso statunitense di armi batteriologiche per la diffusione di epidemie sconosciute (difficile da provare se non ci sono confessioni). E' quello che e' successo in Korea negli anni 50 con 1500 bombe chimiche che hanno a lungo contaminato decine di localita', e con agenti chimici sperimentati su prigionieri di guerra su ammissione di prigionieri USA.

Dalla Giuria si ricorda che gli US sono i piu' grandi consumatori e immagazzinatori di armi di distruzione di massa, che solo loro nella storia hanno usato armi nucleari, (sperimentandole nel loro stesso sottosuolo!).
Poi, un filmato del piu' alto ufficiale CIA che abbia testimoniato in pubblico dopo esserne uscito e che sottolinea come gli US abbiano sempre colpito popolazioni i cui governi, anche volendo, non potevano rispondere: e a tutt'oggi non si sono smentiti... Una giovane donna delle Filippine denuncia il cerchio di prostituzione, mercato di umani e violenze che circonda le basi militari americane all'estero.

Qualcuno cita: "La madre di tutte le guerre sara' quella tra memoria e oblio". In questa sessione si ricostruisce memoria di crimini di guerra per non lasciarli ripetere.

Fonte: Assopace

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