Speranze per il summit Onu sulla società dell'informazione

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Si apre il 10 dicembre il primo Summit delle Nazioni Unite dedicato alle nuove tecnologie e allo sviluppo. Come affermato nei documenti preparatori del Summit, il contributo della società civile è fondamentale, tanto nella sostanza delle discussioni, quanto nella partecipazione ad un processo che rende esplicita la necessità di una maggiore partecipazione dal basso alla definizione dello politiche internazionali. Ma il rischio è che prevalga anche in questa sede, una visione della società della conoscenza chiusa e tecnologicamente determinata, un'idea della cultura e della conoscenza, come beni e merci da produrre, acquisire e scambiare come altre; un approccio chiuso e corporativo ai problemi relativi alla proprietà intellettuale, un modello standardizzato di società "al singolare", le cui regole sono dettate dal mercato e dagli interessi privati e l'accesso è garantito soltanto a chi ha risorse da spendere.

Ong e associazioni, invitate ufficiali del Summit, approfitteranno dell'occasione per incontrarsi lungo il corso di eventi paralleli nelle sale del PalaExpo di Ginevra.

Giovedi 11, la campagna CRIS organizzerà infine un "Forum mondiale" dedicato al ruolo della comunicazione nella lotta contro povertà guerra e violazione dei diritti umani nel mondo.
Anche il tema della proprietà intellettuale verrà affrontato lo stesso giorno al Palaexpo, argomento affrontato nella Dichiarazione ufficiale, ma che ha lasciato insoddisfatte le associazioni coinvolte. Su questo interverrà Richard Stallman, celeberrimo fondatore della Free Software Foundation.

L'indomani si incontreranno invece i media comunitari di tutto il mondo per il Community Media Forum. Dalle radio di villaggio africane alle televisioni di quartiere europee, infatti, i media tradizionali arrivano dove Internet è ancora lontana, svolgendo un ruolo sociale e politico spesso decisivo.

Dal 6 al 14 dicembre, inoltre, l'"Usine", centro sociale ginevrino, ospiterà "WSIS? WE SEIZE!": iniziative di mediattivisti, hackers e associazioni di migranti riuniti nella piattaforma Geneva-03. Sono previsti incontri e dimostrazioni pratiche che la comunicazione e l'informazione possono ormai essere realizzate in autonomia dai grandi circuiti industriali, grazie alla condivisione di saperi e tecnologie permessa dalla rete.

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