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Slow Medicine, il movimento che chiede un modello di salute condiviso
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Prima degli interessi di chi concepisce la sanità come un'industria, viene la salute dei cittadini. La salute è un diritto, non un business. È per ribaltare l'ordine delle cose che è nato Slow Medicine, movimento di medici, infermieri, pazienti e cittadini che si battono per un modello di salute condiviso, basato su sobrietà, rispetto e giustizia.
"Slow Medicine in Italia ha mosso i primi passi nel 2013 - spiega Franca Braga di Altroconsumo e membro del direttivo del movimento -. È nato con l'idea di opporsi alla medicalizzazione a tutti costi della salute dei cittadini. È un movimento culturale, che invita a recuperare il rapporto tra medico e paziente, a un uso più sobrio di medicine, esami e check up. Si fanno troppi sprechi, in un epoca in cui non possiamo assolutamente più permetterceli". Sul sito slowmedicine.it è possibile trovare le schede delle pratiche mediche più a rischio di spreco, come gli antibiotici, gli aerosol al cortisone, gli antiinfiammatori, i sonniferi o le radiografie. Le benzodiazepine, usate per indurre il sonno e calmare l'ansia, per esempio, "tendono a perdere di efficacia col tempo: chi li assume può assuefarsi, cosa che spinge ad aumentare il dosaggio e a diventare così maggiormente dipendenti", si legge in una delle schede. "Spesso sono gli stessi pazienti a chiedere al medico più medicine -aggiunge Franca Braga-. È venuta l'ora di cambiare approccio, soprattutto nell'interesse dei pazienti stessi".
Di un approccio più sobrio, rispetto e giusto alla salute si è parlato alla Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo a Fieramilanocity, dal 23 al 25 marzo. Si è parlato di "Troppa medicina! Scopriamo l'approccio slow" con Silvio Garattini, scienziato, direttore Ist.Mario Negri, Luca Iaboli, medico, membro di Nograzie, Daniele Caldara, coordinatore area salute Altroconsumo, Roberto Satolli, medico e giornalista Zadig e modera Marco Bobbio, Slow Medicine e di "Cibo e salute. Slow food incontra slow medicine" con Cinzia Scaffidi, vicepresidente Slow Food, Antonio Bonaldi, presidente Slow Medicine e Franca Braga.