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Save the Children: asilo temporaneo per i bambini non appropriato
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Save the Children giudica poco appropriati i suggerimenti del vicepresidente della Commissione Europea Frattini, in merito al possibile asilo temporaneo in paesi europei dei minori delle zone devastate dallo tsunami. Una lunga e dimostrata esperienza di interventi nei confronti dell'infanzia, evidenzia come la separazione dei bambini dal proprio paese d'origine risulti essere una soluzione che rischia fortemente di protrarre il grave trauma e le lacerazioni causate dall'emergenza.
Una lunga e dimostrata esperienza di interventi nei confronti dell'infanzia, evidenzia come la separazione dei bambini dal proprio paese d'origine risulti essere una soluzione che rischia fortemente di protrarre il grave trauma e le lacerazioni causate dall'emergenza. Save the Children ritiene che una delle attività più importanti da realizzare in queste situazioni sia assicurare che i bambini siano tenuti o riuniti con le loro famiglie allargate o, se questo non è possibile, con le comunità locali. I bambini separati dai propri cari devono essere identificati il più presto possibile in modo da avviare il ricongiungimento famigliare e assicurare tutte le cure e l'assistenza adeguata.
Migliaia di bambini colpiti dall'emergenza hanno subito traumi enormi. La permanenza con le persone e le comunità che conoscono, la vicinanza con la propria cultura, la risposta alle loro prime necessità come cibo, acqua potabile, ripari e cure mediche nel loro luogo d'origine, rappresentano l'aiuto migliore. E' necessario inoltre creare luoghi protetti per bambini dove garantire opportunità di gioco ed educazione, aiutando a restituire, per quanto possibile, un senso di normalità.
Save the Children, con uno staff di circa 400 operatori e in collaborazione con altre organizzazioni internazionali, comunità e autorità locali, sta realizzando tutte queste misure in Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia. Riteniamo quindi che sostenere e potenziare le comunità, le istituzioni e i servizi locali per l'infanzia deve essere la priorità di tutti gli interventi di cooperazione internazionale dei singoli Stati e dell'Unione Europea.