Save the Children a tre mesi dalla catastrofe

Stampa

A tre mesi dal terremoto e dallo tsunami che hanno ucciso decine di migliaia di bambini e lasciato molti di più senza una casa, in uno dei più grandi disastri naturali della storia, Save the Children continua il suo lavoro per assistere i minori e le loro famiglie nelle aree più colpite in Indonesia, Sri Lanka e India. "Mentre continuiamo a portare assistenza immediata per garantire la sopravvivenza di migliaia di bambini, con la distribuzione di cibo, rifugi temporanei, acqua e cure mediche, abbiamo cominciato a spostare l'attenzione verso le attività di recupero di lungo periodo", commenta Filippo Ungaro, Portavoce di Save the Children Italia.

"Stiamo lavorando con i nostri partner locali per ricostruire le scuole, le case e i centri sanitari. Stiamo inoltre formando insegnanti e ostetriche per aiutare a sostituire il personale specializzato deceduto a causa dello tsunami, e proseguiamo con i progetti di micro-credito e cash for work per sostenere la ripresa dei mezzi di sussistenza della popolazione colpita", continua Filippo Ungaro. Save the Children ha raccolto fondi per circa 200 milioni di Dollari con cui implementerà progetti di recupero e ricostruzione per cinque anni nelle zone che hanno subito maggiori danni.

L'Organizzazione internazionale indipendente per i diritti dell'infanzia è presente nel Sud Est asiatico da decenni ed è stata, quindi, in grado di rispondere rapidamente alla catastrofe. Fino ad ora i progetti di assistenza di prima emergenza e di recupero hanno raggiunto oltre 200.000 bambini e le loro famiglie. Oltre alla distribuzione dei beni di prima necessità, Save the Children ha lavorato per la protezione dallo sfruttamento e dagli abusi dei bambini rimasti senza casa, creando aree sicure per l'assistenza e il recupero in molti dei campi temporanei di accoglienza sorti immediatamente dopo lo tsunami.

Grandi sforzi sono stati compiuti da Save the Children per la registrazione, l'identificazione e il ricongiungimento famigliare dei bambini separati dalle loro famiglie, e per il supporto alle autorità locali e nazionali per il ritorno a scuola di migliaia di studenti.

Questi alcuni esempi delle attività di Save the Children:

PROTEZIONE DEI BAMBINI - nella provincia di Aceh, in Indonesia, 1.200 bambini separati dalle loro famiglie sono stati registrati, di cui 73 ricongiunti con genitori o parenti. Tutti i bambini sono protetti in aree di gioco sicure e assistiti con supporto pesico-sociale.
EDUCAZIONE - in Sri Lanka Save the Children sta fornendo educazione prescolastica a oltre 10.000 bambini e garantirà la formazioni di insegnanti e la riabilitazione di 140 centri di sviluppo della prima infanzia. In India, Save the Children ricostruirà 153 centri di sviluppo della prima infanzia per l'educazione, l'assistenza sanitaria e psicologica dei bambini.
RICOSTRUZIONE DI CASE E VITE - Save the Children ha avviato la costruzione di rifugi transitori per circa 20.000 famiglie in Sri Lanka. Barche e attrezzature per la pesca sono state distribuite a circa 8.000 famiglie di pescatori.

Ultime notizie

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad