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Salviamo Yasser Arafat
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Fermiamo la mano di Ariel Sharon. L'assassinio del leader di Hamas, Ahmed Yassin, dimostra ancora una volta che il governo di Israele viola ogni principio di legalità internazionale, considerandosi al di sopra di ogni legge e giudizio. Sharon, pesantemente implicato in numerosi massacri verso il popolo palestinese, fra i quali il massacro di Sabra e Chatila, quando in Libano persero la vita migliaia di donne, vecchi e bambini palestinesi, continua la sua lotta contro ogni ipotesi di pace. L'assissinio di Yassin pone un'ombra cupa sul futuro. L'intento di Sharon è quello di destabilizzare ulteriormente l'intera area esportando il conflitto fuori dai confini israelo-palestinesi trascinando l'Europa dietro di sè in una guerra di religione e di eliminare ogni ipotesi di pace, rendendo perciò impraticabile l'unica soluzione politica possibile: due popoli in due Stati. Chi pagherà saranno ancora di più israeliani e palestinesi. Dopo l'esecuzione di Yassin il sangue chiamerà sangue, in una spirale di violenza e di terrore inaccettabile, cinicamente calcolata dal governo di Sharon, che colpirà gli stessi israeliani.
Sharon si illude di troncare le aspirazioni dei Palestinesi all'autodeterminazione e all'indipendenza. Per fare questo ha da mesi programmato l'eliminazione del presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Yasser Arafat. Dopo Yassin, Arafat diviene il bersaglio principale. Il suo assassinio spingerebbe l'intero Medio Oriente verso il baratro del terrorismo e della violenza con ripercussioni incalcolabili per tutto il mondo. Le Nazioni Unite, l'Europa, e l'Italia devono impedire che Arafat venga colpito chiedendo al governo di Israele assicurazioni precise e definitive in merito. Questo è l'appello che noi firmatari rivolgiamo al Governo e al Parlamento italiano perché in ogni sede politica e diplomatica intervenga presso il governo di Israele e presso il governo degli Stati Uniti per difendere la vita di Yasser Arafat e per porre fine al suo assedio.
Questo appello è stato lanciato da Gianfranco Pagliarulo, direttore de La Rinascita della sinistra, e da tutta la redazione: Paolo Repetto, Maurizio Musolino, Giampiero Cazzato, Raffaella Angelino, Monica Macchioni. All'appello hanno immediatamente aderito:
Fabio Marcelli, magistrato
Domenico Gallo, magistrato
Gianfranco Benzi, Cgil
Fabio Alberti, dirigente di "Un Ponte per..."
Bassam Saleh, Presidente comunità palestinese di Roma e Lazio
Sergio Cararo, Radio Città Aperta
Ali Rashid, delegazione palestinese in Italia
Gino Barsella, giornalista
Farshid Nourai, Action for Peace
Eugenio Melandri, Ass. Chiama Africa
Gaetano Liguori, musicista jazz
Stefano Chiarini, giornalista il manifesto
Latif Al Saadi, rappresentante del Pc iracheno in Italia
Vauro, vignettista
Nemmer Hammad, ambasciatore delegaz; palestinese in Italia
Andrea Genovali, Presidente di Puntocritico
Daniele Frongia, associazione Palestina libera
Dario Fo e Franca Rame
Modena City Ramblers
Gino e Michele, autori
Enrico Capuano, cantautore
Bebo Storti, attore
Fonte: La Rinascita della sinistra