Rwanda: Il rapporto EU è un documento politico secondo la Commissione Elettorale.

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La Commissione Elettorale Nazionale (NEC) del Rwanda, rigetta le accuse del Rapporto preliminare della Missione di Osservazione delle Elezioni (EOM) della Comunità Europea.

In una intervista a Voice of America , Chrisologue Karangwa, Capo della NEC, afferma che "quello che si dice nel loro rapporto viene dall'ufficio di Twagiramungu, il candidato che una presentato un ricorso all'Alta Corte per l'annullamento delle elezioni a causa delle numerose irregolarità riscontrate.

L'Alta Corte ha respinto il ricorso per "mancanza di evidenze", anche se il rapporto EU, basandosi sulla testimonianza diretta dei 70 osservatori, presenta un lungo elenco di irregolarità, come sparizioni, arresti e continue convocazioni presso uffici di polizia dei sostenitori degli oppositori di Kagame, presenza massiccia ed intimidatoria nei seggi di sostenitori del Presidente uscito vincitore, evidente posizionamento dei media in mano al governo e accoglienza ostile degli stessi osservatori.

Anche le procedure di voto sono sotto accusa: in alcuni casi i sostenitori del presidente sono arrivati ad avere un "controllo di fatto" delle operazioni di voto giungendo a condizionare direttamente il voto delle persone: anche le liste elettorali sono state manomesse, per permettere di inserire a votare persone non iscritte.

Ma il Capo della NEC mette in discussione queste osservazioni, giudicandole frutto di una valutazione politica piuttosto che di osservazioni elettorali e affermando che non ci sono prove reali.

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