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Russia: attentato all'indomani delle elezioni
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Il partito del Presidente russo Vladimir Putin, Russia Unita (Er) ha stravinto domenica scorsa le elezioni legislative ma sulla vittoria di Putin pesa il severo giudizio dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) secondo cui "i risultati delle elezioni risultano distorti in maniera grave". In particolare sono state denunciate le disparità delle possibilità offerte ai partecipanti alla campagna elettorale per le elezioni. Bruce George, presidente dell'Osce, ha dichiarato che l'esito delle consultazioni russe sono il risultato di una grave "distorsione" delle regole elettorali.
Sarebbe stata una donna kamikaze a compiere oggi l'attentato davanti alla Duma, il parlamento russo. Il bilancio provvisorio è di cinque morti e numerosi feriti. L'attentato, all'indomani dell'annuncio della vittoria schiacciante delle forze politiche schierate con il Presidente Putin alle elezioni di domenica, lascia sottendere una matrice cecena.
Ancora donne a firmare con il proprio sangue una scia di violenza, dall'assedio del Teatro Dubrovka lo scorso anno, all'attentato di venerdì scorso su un treno al confine con la Cecenia. PeaceReporter riporta un'analisi di come le violenze e gli stupri perpetrati dall'esercito russo sulle donne cencene, siano la causa principale di conversione delle donne alla lotta armata, o meglio al terrorismo suicida. Le vittime delle violenze, che nella società cecena subiscono il biasimo e l'emarginazione da parte della collettività, si chiudono in loro stesse e spesso si votano alla morte diventando shaheed, martiri. Anche a Bobigny all'Assemblea delle donne durante il Forum Sociale Europeo si è evidenziato il problema della violenza sulle donne e del terrorismo in Russia. Donne cecene e russe, insieme hanno voluto far conoscere l'orrore della guerra in Cecenia e le iniziative delle donne pacifiste che spingono i propri figli alla diserzione.
Intanto Amnesty International che pure raccoglie in un dossier approfondito dati e documenti sulla situazione dei diritti delle donne in Russia e in Cecenia, è preoccupata per la chiusura della tendopoli di "Alina" in Ingushetia che comporterà il ritorno involontario di sfollati nella Repubblica Cecena senza garanzie per la loro sicurezza. [RB]
Altre fonti: PeaceReporter, RaiNews24 , Megachip Indymedia