Rsf: bene in Etiopia ma tre radio chiuse in Madagascar

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Tre radio private di Toamasina, città portuale della costa est dell'isola di Madagascar, sono state chiuse dal governo dopo aver ospitato sulle loro onde l'intervento di alcune personalità dell'opposizione. Radio Ny Antsika (RNA), Sky FM e Radio Feon'i Toamasina (RFT) non emettono più dal 10 dicembre scorso e i loro responsabili sono stati convocati dalla gendarmeria locale per essere interrogati.

"Noi stimiamo che la diffusione di questo tipo di interviste sia l'espressione della diversità di opinioni che deve poter esistere in Madagascar per garantire il diritto a un'informazione libera e pluralista", ha dichiarato Reporter senza frontiere in una lettera inviata al ministro delle Telecomunicazioni, Poste e Comunicazione, Bruno Ramaroson Andriantavison. "Per questo motivo chiediamo che queste tre radio possano riprendere a trasmettere il prima possibile e che le autorità locali ordinino il dissequestro dei ripetitori di RFT e di RNA", continua l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa.

Intanto in Etiopia è stata riabilitata l'Associazione dei giornalisti etiopi dopo 13 mesi di messa al bando. L'Alta Corte federale d'Etiopia si è pronunciata, il 24 dicembre scorso, sulla controversia che oppone l'EFJA (l'Associazione dei giornalisti etiopi per la libertà di stampa) al ministero della Giustizia e ha deciso di riabilitare l'associazione a cui dal novembre 2003 era stata interdetta l'operatività.

"Ci felicitiamo per questa vittoria dell'EFJA che rappresenta un passo avanti per l'affermazione della libertà di stampa in Etiopia", ha dichiarato Reporter senza frontiere. "La vigilanza rimane comunque d'obbligo, poiché la situazione dei media nel Paese continua a essere molto precaria: i giornalisti temono infatti la prossima adozione di una legge che permetterebbe allo Stato di metterli in carcere "per aver commesso errori nei loro articoli". Inoltre, la stampa estera è sorvegliata a vista e gli Etiopi non possono ancora accedere alle televisioni e alle radio indipendenti", ricorda l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa. [AT]

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