RsF: giornalista condannato in Egitto, disillusione sulla libertà di stampa

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Reporter senza frontiere (RsF) denuncia la condanna a due anni di carcere a Ahmed Ezzedine, del settimanale Al-Ousbou, comminata il 16 giugno scorso per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Il 23 febbraio scorso, il presidente Moubarak aveva annunciato che avrebbe abrogato la legge che sanziona con pene detentive i reati a mezzo stampa. In quell'occasione, il presidente egiziano aveva anticipato che sarebbe presto stato sottoposto all'esame del Parlamento un progetto che andava proprio in questa direzione.

"Dopo le dichiarazioni del presidente Moubarak a favore della libertà di stampa e di condanna nei confronti delle pene detentive per i giornalisti, siamo costernati per la pesantezza di questo verdetto. Se la condanna inflitta a Ahmed Ezzedine dovesse diventare esecutiva, sarebbe la testimonianza di una pericolosa inversione di tendenza rispetto alle riforme recentemente annunciate dal presidente egiziano. In attesa del voto del Parlamento, chiediamo alle autorità egiziane di riesaminare e sospendere questo giudizio" - ha dichiarato Reporter senza frontiere.

Ahmed Ezzedine è stato riconosciuto colpevole del reato di diffamazione nei confronti di Youssef Wali, vice-Primo ministro e ministro dell'Agricultura, che il giornalista aveva accusato di "falsa testimonianza" in un articolo pubblicato il 23 giugno 2003. Il giornalista non è stato convocato al processo, che si è svolto quindi in sua assenza: secondo alcuni rumor, Ahmed Ezzedine potrebbe essere entrato in clandestinità in attesa che la legge che modifica il codice penale venga votata dal Parlamento. Per il momento, il giornalista non può ricorrere in appello, che comunque non sospende la condanna.

Il presidente Moubarak, per opporsi al progetto americano del "Grande Medio-Oriente", che mira a imporre alcune riforme ai governi dei paesi arabi, aveva preso l'iniziativa di annunciare alcuni profondi cambiamenti, come la soppressione dal codice penale delle pene detentive per i giornalisti.
Nel corso di una recente visita ufficiale a Parigi, il presidente Moubarak aveva del resto dichiarato, in un'intervista al quotidiano Le Monde datata 21 aprile 2004, che la libertà di stampa è "totale" in Egitto.

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