Risparmiare acqua con un riduttore di flusso

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Consumare meno acqua e' possibile, e oltre a far risparmiare sulla bolletta permette di contribuire in modo concreto alla conservazione di una risorsa sempre piu' minacciata. La prima esperienza concreta di risparmio domestico dell' acqua partira' da Bagnacavallo (Ravenna), grazie ad un' iniziativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Legambiente, e coinvolgera' le 3.817 famiglie (oltre 8.700 persone) del centro storico. Ad esse verra' distribuito gratuitamente uno speciale kit per il risparmio, oltre ad una serie di consigli utili per consumare meno acqua.

Il risparmio cosi' raggiunto (di acqua, ma anche di energia elettrica) verra' poi messo a confronto con i consumi di un analogo campione di famiglie. "Vogliamo dimostrare - ha detto a Bagnacavallo, presentando l'iniziativa, il sindaco Mario Mazzotti - che ognuno di noi puo' dare uncontributo concreto alla tutela di questa preziosa risorsa". Luigi Rambelli, presidente di Legambiente regionale, ha sottolineato il fatto che "oggi esistono nuove tecnologie, gia' disponibili, per risparmiare acqua, poco costose e di facile installazione e che precedenti esperienze compiute in alberghi, scuole o piscine hanno dimostrato che il risparmio esiste e che oscilla tra il 18 e il 30%". "Il tema dell' acqua - ha detto l'assessore regionale all'ambiente e sviluppo sostenibile, Guido Tampieri - non si lascera' ignorare.

Le tendenze climatiche in atto ce lo riproporranno anche dopo la passata estate e come Emilia-Romagna intendiamo provare ad affrontarlo non dal lato dell' offerta ma agendo sulla domanda. Questa esperienza va appunto in tale direzione".

Per Tampieri, infatti, occorre "restituire all'acqua il suo valore, perche' la svalutazione di questo bene e' la premessa principale del suo spreco". E riferendosi all'agricoltura, attivita' che in Emilia-Romagna assorbe il 65% di acqua, ha annunciato un progetto che prevede l'erogazione di incentivi per la rottamazione dei vecchi impianti di irrigazione molto dispendiosi dal punto di vista dei consumi, con un sistema che promuova allo stesso tempo l'adozione da parte degli agricoltori di buone pratiche colturali, piu' rispettoso della risorsa.

Testimonial dell' iniziativa e' Jacopo Fo, che la sosterra' con una serie di attivita'. All'iniziativa collabora tecnicamente Hera Ravenna. Il progetto di risparmio idrico 'Bagnacavallo' e' il primo in Italia. La scelta e' caduta sulla cittadina in provincia di Ravenna per le sue dimensioni, considerate ideali per questo tipo di dimostrazione, la facilita' di monitoraggio della rete e le contenute perdite della rete stessa.

L'obiettivo e' verificare concretamente quanta acqua e' possibile risparmiare (e naturalmente quanta energia elettrica) grazie all'uso di semplici dispositivi tecnici e adottando piccole attenzioni quotidiane.

Il kit distribuito e' formato infatti da regolatori di flusso che possono agevolmente essere applicati ai normali rubinetti e docce: aumentando la percentuale di ossigeno contenuta nell'acqua, ne diminuiscono il flusso
incrementando pero' la sensazione di comfort e la resa.

Allo stesso tempo e' stato predisposto un opuscolo che fornisce a tutti i cittadini semplici e chiare indicazioni per adottare comportamenti virtuosi. Come ad esempio riutilizzare l'acqua di cottura della pasta per lavare le stoviglie, o
l'acqua usata per lavare frutta e verdura per annaffiare i fiori.

O anche come usare al meglio lavastoviglie e lavatrice, sempre a pieno carico e a basse temperature.

Il progetto Bagnacavallo e' solo una delle iniziative che la Regione Emilia-Romagna ha messo in cantiere per ridurre e razionalizzare i consumi idrici in campo civile e agricolo.

Depurare e' importante, ma sempre piu' e' necessario tutelare questa fondamentale risorsa anche sotto il profilo della quantita'. Tra le iniziative in programma, una campagna di educazione rivolta ai cittadini, ma anche progetti pilota in campo agricolo. Tra gli altri, quello per il riutilizzo a scopo irriguo durante la stagione estiva dei reflui del depuratore di Mancasale, che serve quasi la totalita' degli abitanti di Reggio Emilia, e il Piano per l'uso ottimale dell'acqua nei territori dei Consorzi di bonifica Parmigiana-Moglia-Secchia e Bentivoglio-Enza, in provincia di Reggio e Modena.

Tutti i progetti rappresentano un'applicazione concreta del 'Programma di conservazione e risparmio' elaborato dalla Regione Emilia-Romagna per intervenire su piu' fronti: riduzione delle perdite di rete, riuso dei reflui, incentivi al settore privato, campagne di educazione e informazione.

Fonte: Cunegonda

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