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Povertà: vite in carcere e senza fissa dimora
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Tra sabato e domenica, in 12 città, torna la "Notte dei senza fissa dimora", la manifestazione nazionale di solidarietà che si terrà sabato 16 in occasione della Giornata Mondiale Onu di lotta alla povertà del 17 ottobre con . Per il quinto anno consecutivo, il giornale di strada Terre di mezzo lancia la provocazione di dormire per strada su cartoni e dentro a un saccoapaelo. Un modo per condividere e denunciare la situazione di migliaia di persone (oltre 8mila solo tra Roma e Milano), italiani e sempre più stranieri, costretti a vivere sulla strada. Quest'anno Terre di mezzo propone a Milano, su iniziativa dell'associazione "Insieme nelle terre di mezzo" che collabora con il giornale, una visita alle "frontiere della solidarietà". "Il primo anno si svolse solo a Milano con l'affluenza di ben 124 saccoapelisti solidali. Oggi riproponiamo questa inziativa per informare e denunciare la situazione invitando i media e gli amministratori pubblici perchè diano conto delle loro politiche a favore dei senza dimora" ha detto Carlo Giorgi, direttore del giornale di strada Terre di mezzo.
Alla conferenza stampa di presentazione tenutasi a Genova è intervenuto tra gli altri Paolo Pezzana, vice presidente Fiopsd (Federazione italiana organismi per le persone senza dimora) che ha presentato una ricerca realizzata nel carcere di Padova sul tema carcere ed emarginazione: questione spesso poco considerata, ma capace di produrre ulteriore esclusione. Dalla ricerca, accompagnata dal commento dell'associazione Antigone e da altri dati dell'associazione Avvocati per strada di Bologna (per la tutela legale dei senza dimora), emerge infatti che un quarto dei detenuti del carcere di Padova non sa dove potrà andare a dormire una volta finita la pena, così come circa un terzo dei detenuti era, prima di finire in carcere, una persona senza dimora. La ricerca condotta è stata condotta dal giornale di strada Terre di mezzo, in collaborazione con "Ristretti orizzonti", il giornale realizzato all'interno del carcere veneto. Una realtà allarmate secondo l'associazione Antigone secondo cui bisognerebbe investire in strutture di accoglienza per far funzionare le tante, inapplicate leggi di contorno all'ordinamento penitenziario. "Sono necessarie strutture per le detenute madri, per i detenuti in permesso premio, per gli stranieri privi di residenza. Per tutti costoro la pena è un po' più dura che per gli altri. Per loro la pena è rigida, inflessibile. Per loro non vi è possibilità di accesso alle misure alternative, infatti non hanno un luogo dove vivere".
"I nuovi poveri crescono perché non ci si cura abbastanza dei vecchi poveri" commenta il direttore della Caritas Italiana, mons.Vittorio Nozza, che fornisce dati, analisi e stime su vecchi e nuovi fenomeni di esclusione sociale. "Occorrono livelli essenziali di intervento sociale per costruire una rete protettiva universale che aiuti gli ultimi a rientrare in campo e impedisca ad altri di cadere". Il Progetto Rete nazionale dei Centri di Ascolto e degli Osservatori delle Povertà e delle Risorse, ha fatto un monitoraggio relativo al trimestre gennaio-marzo 2004 con i dati dei Centri di Ascolto collegati alle 222 Caritas diocesane italiane. Oggi l' 80% dei poveri in Italia hanno tra i 20 e i 60 anni (gran parte tra i 30 e i 40 anni) e il 54% è costituito da donne. Di questi più del 15% sono senza fissa dimora, il 51,3% vive con dei familiari, il 27,2% con conoscenti, il 21,5% vive solo. Il 62,6% degli "utenti" non sono italiani e di questi circa il 40% è senza permesso di soggiorno. Situazioni legate al reddito, al lavoro e all'alloggio, spesso interconnesse, rappresentano i 帀 delle povertà dichiarate. Circa l'8% sono relative a problemi familiari, soprattutto separazioni e conflitti tra genitori e figli. Per rispondere a questi bisogni i Centri Caritas hanno offerto un ascolto attento, sostegno economico e alimentare, ma anche animazione promozionale, cioè coinvolgimento della comunità, e segretariato sociale, cioè orientamento ai servizi dei territorio.
Il prossimo giovedì mattina 21 ottobre si terrà a Roma presso la sede della FIVOL un incontro per creare una piattaforma italiana di sostegno alla mobilitazione internazionale contro la miseria in programma per il 2005. Due appuntamenti importanti sono in programma: il prossimo G8 in Gran Bretagna (giugno 2005) e il vertice dei Capi di Stato che si svolgerà a New York tra settembre ed ottobre 2005 a 5 anni dal Millennium Summit, nel quale si dovrà rispondere alla domanda "Che fine hanno fatto gli Obiettivi di sviluppo del millennio? Da qualche mese, per iniziativa di alcune organizzazioni inglesi, è nata una coalizione internazionale contro la Povertà che si è riunita a Johannesburg il 20-21 settembre scorsi. Alla riunione hanno partecipato anche Maurizio Gubbiotti di Legambiente in rappresentanza della Tavola della pace, e una rappresentante della Focsiv.[AT]
Altre fonti: Tavola della Pace