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Popoli indigeni del Brasile: una nuova legge mette in pericolo i loro diritti
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Immagine: Unsplash.com
La camera dei deputati del Brasile ha approvato martedì 30 maggio il progetto di legge 490, meglio conosciuto come Marco Temporal (Lasso di tempo), un progetto che, se approvato anche dal Senato, metterà a rischio la sopravvivenza di migliaia di comunità ancestrali brasiliane.
La normativa si centra nella modificazione del criterio di riconoscimento delle terre indigene nel paese dell’America Latina, stabilendo come punto di partenza temporale, per essere riconosciute, il giorno dell’entrata in vigore dell’attuale costituzione, ovvero il 5 ottobre 1988.
Pertanto i popoli indigeni che non possono dimostrare di aver abitato fisicamente quelle che dichiarano essere le loro terre nel giorno della promulgazione della Costituzione brasiliana, non avranno più diritti su di esse.
Una limitazione arbitraria del diritto delle comunità indigene al proprio territorio che reitera una violenza sistematica contro la loro stessa esistenza e la loro appartenenza all’identità nazionale del Brasile.
Questa normativa infatti utilizza uno stratagemma legale per sfrattare da terre che fanno gola all’agroindustria e al settore minerario gli indigeni che non erano presenti in quell’area nel momento in cui la Costituzione è entrata in vigore. Senza considerare che proprio i conflitti ambientali, i massacri e le persecuzioni in connivenza con la Stato, possono averli obbligati ad abbandonare temporaneamente determinati luoghi...