Pedalando in bici… per Foodora

Stampa

Geniali, semplicemente geniali. Il capitalismo 3.0 è talmente al di là del bene e del male che non possiamo che inchinarci ad esso e alzare bandiera bianca. Siamo di fronte ad un mostro invincibile, proprio perché riesce a presentarsi sempre come una donna bella, sensuale e seducente o come un uomo dallo sguardo magnetico e persuasivo. O almeno ci prova, raccogliendo quasi sempre consensi e applausi, o al massimo mesta rassegnazione. I nuovi capitalisti sono oggettivamente oltre. Dove noi sfocati uomini del Novecento vediamo sfruttamento, essi, i profeti della novità, vedono opportunità e benessere. È solo una questione di linguaggio e punti di vista. Ci sono persone che si iscrivono in palestra e pagano per fare spinning e loro invece ti danno una giacca rosa per pedalare in giro per la città pagato, poco poco, ma pur sempre pagato. Nel frattempo devi solo consegnare cibo a domicilio. Cosa sarà mai.

Dopo la consegna puoi risalire sorridente sulla tua bici e pedalare, pedalare e pedalare per mantenerti in forma. Perché la forma fisica è tutto nella società salutista dell’immagine. Caspita, sono io che non avevo capito e continuo a non capire le virtù della società di mercato. Così mi spiego il salario basso di chi pulisce le scale dei condomini: stanno facendo step e sono pure pagate per farlo, poco poco ma pagate. Retribuite per rassodare i glutei! E i facchini, sempre a protestare, di cosa si lamentano: è come andare in palestra a fare pesi, guadagnando addirittura cinque euro all’ora. Per non parlare degli educatori: passano del tempo con bambini e ragazzi e ricevono anche del denaro, cosa che molti nonni farebbero gratis. E vogliamo parlare di chi deve lavorare lontano da casa? Viene pagato per visitare, anche se di sfuggita, altre città e può anche fare nuove conoscenze al di là della noiosa routine familiare o amicale.

Noi nostalgici dei diritti del lavoro, noi che abbiamo sempre lo sguardo rivolto verso il passato, noi che aspiriamo ad un mondo fatto di giustizia sociale, noi siamo out, siamo dinosauri destinati all’estinzione perché non siamo capaci di vedere le meraviglie del nuovo mondo abbiamo di fronte; un mondo colorato, fatto di dinamismo, di divertimento h24, di opportunità, di esperienze che fanno crescere, che ci arricchiscono costantemente. Noi non capiamo che non c’è più la distinzione tra capitale e lavoro, siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo capire le esigenze del mercato e del profitto e ringraziare chi generosamente ci offre un lavoro. Salario, diritti, malattia, dignità… è vecchio ciarpame ideologico.

Suvvia, mettiamoci una bella giacca rosa, le cuffie con una bella canzone di Lorenzo Cherubini (leggi anche Morire di musica e Francesco Pinna, ragazzo) e via, pedaliamo verso il futuro.

Matteo Saudino da Comune-info

Ultime notizie

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad