PeaceLink compie 30 anni

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Immagine: Peacelink.it

L’ultimo webinar ha voluto ripercorrere il percorso di trent’anni dalla nascita di PeaceLink ("collegamento di pace"), quando nel 1991 si avviò questa importante esperienza di telematica per la pace.

Il logo di PeaceLink

Il logo di PeaceLink nacque nel lontano 1982 - spiega il presidente Alessandro Marescotti - con la Lega informatica di Arci al festival dell’Unità in un volantino contro la guerra nucleare che può essere innescata anche per errore dai computer e dai mezzi informatici, come si faceva riferimento in un film di quegli anni, dal titolo War games.

La lettera mai arrivata

Marinella Correggia nella redazione de Il Manifesto era responsabile della Rete nonviolenta di informazione contro la guerra. Alessandro Marescotti inviò a Marinella Correggia una lettera per proporre la realizzazione di una rete telematica per la pace. Ma quella lettera non arrivò mai nelle mani di Marinella Correggia.

La bacheca antiguerra

Nel 1991, per la guerra del Golfo, si assistette a un forte fermento di iniziative pacifiste e la bacheca antiguerra promossa dalla Rete Nonviolenta di Informazione fu il primo esperimento in Italia di condivisione nato dal basso. In assenza di Internet si mettevano insieme tutte le iniziative contro la guerra che arrivavano via fax o per lettera e le si ricopiavano nella bacheca antiguerra ospitata dal Manifesto e da Avvenimenti.

Fu importante la disponibilità de Il Manifesto e di Avvenimenti contro la prima guerra a cui partecipava l’Italia dopo la seconda guerra mondiale, ossia la prima guerra del Golfo.

La bacheca era importante. Ma senza un collegamento telematico diventava un’impresa difficile.

"Noi - dice Marinella Correggia - non avevamo collegamenti telematici per poter raccogliere, centralizzare e condividere tutto". Nel 1991 nessuno era in grado di realizzare una rete telematica, ma PeaceLink - alla fine di quell'anno - partì utilizzando il software di un anarchico americano, in grado di collegare i computer di tutto il mondo con l’abbattimento dei costi globali. Così nacque PeaceLink, definita all'inizio dalla stampa come una 'singolare iniziativa'.

L'incontro con padre Kizito, Alex Zanotelli e Chiara Castellani

Nel 1995 l’incontro con il missionario Kizito segnò una svolta per PeaceLink perché si riuscì a far comunicare i giornalisti della missione con il mondo intero grazie a sistemi comunicativi telematici.

Anche il comboniano Alex Zanotelli dichiarò che la telematica serviva nella lotta per la pace. E questo fece superare molte diffidenze.

Importante tappa per PeaceLink fu anche l’incontro con la missionaria laica Chiara Castellani che operava in Nicaragua con i sandinisti e in seguito ha dedicato l’intera esistenza ad aiutare i bisognosi, i poveri in Africa.

Chiara Castellani dal Nicaragua in Congo è testimone del genocidio nel 1996 con 7 milioni di morti, di cui per molto tempo non si seppe nulla. "Se ci fosse stata Internet allora, le cose sarebbero andate diversamente e la nostra voce sarebbe arrivata ai media internazionali"...

L'articolo di Laura Tussi segue su Peacelink.it

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti.  Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

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