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Nucleare: discussione alla Camera del caso di Krsko
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Giovedì 17 febbraio verrà discussa alla Camera dei Deputati, l'interpellanza urgente presentata dall'On. Luana Zanella ai Ministri della Salute, degli Esteri e dell'Ambiente, che affronta il grave ed irrisolto problema della sicurezza della centrale nucleare di Krsko (Slovenia) e le conseguenze che in caso di incidente all'impianto si avrebbero sul territorio nazionale anche a seguito della totale impreparazione delle autorità italiane preposte a gestire l'emergenza radiologica.
L'interpellanza riprende, e concreta a livello parlamentare, l'azione di denuncia che gli Amici della Terra hanno da anni avviato nei confronti di una delle centrali nucleari meno sicure presenti sul territorio europeo e sulla mancata attuazione da parte italiana delle normative comunitarie in materia di prevenzione radiologica e di informazione ed addestramento della popolazione a questo tipo di emergenze.
Nell'interpellanza dell'On. Zanella viene messo in evidenza come le denunce degli Amici della Terra Trieste hanno messo in moto le istituzioni portando ad un'intervento diretto della Commissione Parlamentare sul Ciclo dei Rifiuti e della Magistratura per l'accertamento delle responsabilità sulla mancata attuazione delle leggi nazionali e comunitarie sulla tutela della popolazione dalle emergenze radiologiche, ma altrettanto in evidenza viene messo il fatto che alla fine queste inchieste siano state insabbiate dopo che peraltro erano state chiaramente individuate le responsabilità delle istituzioni stesse. Insomma lo stato non ha voluto punire se stesso.
Questa cortina fumogena tesa a coprire una situazione scottante ed una scomoda verità (ovvero che lo stato nulla aveva fatto per proteggere i propri cittadini, ma che in cambio continuava a dire al mondo di avere la migliore protezione civile...) potrebbe in parte spiegarsi con la rinascente politica nucleare italiana. Nel momento in cui, con crisi energetica in corso, viene riproposta l'alternativa nucleare, sarebbe estremamente scomodo che gli italiani ricevessero a casa un dossier informativo sugli effetti delle radiazioni e sui metodi di protezione....
Intanto a causa di questa "omissione istituzionale collettiva" milioni di persone continuano ogni giorno inconsapevolmente a rischiare la propria vita. L'unica speranza, all'italica maniera, è che nulla accada. Ma se così non fosse?
Fonte: Amici della Terra