No al licenziamento selvaggio

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Il Coordinamento Comitati Roma Nord fa un accorato appello alla cooperativa sociale Il Cigno perchè revochi il licenziamento dell'assistente domiciliare Roberto di 47 anni che lavorava nella casa di riposo del comune di Roma. Roberto è una persona semplice e onesta. Ha sempre avuto ottimi rapporti con gli anziani. Non ha mai disdegnato nemmeno i lavori più faticosi che gli venivano richiesti e che esulavano dal suo mansionario come trasportare armadi, risistemare le stanze, curare e sollevare persone immobilizzate a letto. Si intratteneva volentieri a conversare, si faceva volere bene dai "nonnetti" perchè con essi giocava spesso a carte, a biliardo, a tombola. Insomma Roberto ama il suo lavoro e, per uno stipendio di 800 euro mensili, fa ogni volta cento chilometri per venire a fare i suoi turni, di notte e di giorno.

Dopo aver lavorato 15 anni con dedizione e cura verso i "nonnetti", la cooperativa sociale Il Cigno ha deciso di licenziarlo in tronco perchè secondo un controllo notturno, fatto dalla cooperativa, si sarebbe addormentato in servizio. Circostanza, quest'ultima, che Roberto ha smentito assieme all'altra collega in turno. Le giustificazioni non sono state accettate e, agli inizi di agosto, dopo 15 anni di servizio, Roberto si trova in questo momento senza lavoro, in attesa che un avvocato, entro i trenta giorni previsti dalla legge, possa ricorrere d'urgenza davanti ad un giudice per farlo reintegrare. Il Coordinamento Comitati Roma Nord ritiene che la verifica fatta esclusivamente attraverso il controllo burocratico repressivo dell'attività lavorativa degli operatori sia inappropriata ed iniqua per una cooperativa sociale. Il lavoro nei servizi alla persona si basa sulle relazioni interpersonali tra colleghi e con gli utenti. Compito di un'organizzazione no profit è avere cura delle persone protagoniste della relazione di aiuto, accompagnarle nelle difficoltà, aiutarle ad evitare errori, formarle, farle crescere. Le organizzazioni non profit di utilità sociale non possano trascurare la formazione, qualificazione e crescita professionale dei propri associati. E' attraverso questi strumenti che, di norma, si potenzia la motivazione, il rendimento, la qualità del servizio. Se questa attività esistesse realmente a monte, come dovrebbe essere per tutti gli enti accreditati, allora i controlli e le verifiche del prodotto finale potrebbero avere una loro logica legittimazione e, molto probabilmente, tutto il servizio ne gioverebbe.

Il Coordinamento Comitati Roma Nord fa un accorato anche agli organi preposti del Comune di Roma, Assessori al Lavoro e alle Politiche Sociali, perchè esercitino in questa delicata vicenda le loro prerogative istituzionali super partes di mediazione e di tutela dei diritti di tutti alla luce delle considerazioni sopra esposte.

Fonte: Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

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