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Nasce il Comitato italiano per l'Onu dei Popoli
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Si svolgerà ad Assisi, dal 13 al 15 febbraio, il Seminario Nazionale della Tavola della Pace. Costituitasi il 13 gennaio 1996 per iniziativa dei promotori della Marcia per la Pace Perugia-Assisi, la Tavola si definisce "un punto di riferimento e una sede di raccordo dei tanti fili che molti stanno seguendo nel proprio impegno per la pace". Il Seminario, che avrà per titolo "Dalle città, all'Europa all'Onu: la pace interroga a politica e le istituzioni", sarà finalizzato soprattutto alla riflessione sull'impegno dell'Europa per la pace: per questo, il 13 febbraio si costituirà il Comitato Italiano per l'Onu dei Popoli.
Nata nel 1994, l'Assemblea dell'ONU dei Popoli si riunisce ogni due anni e ha tra i suoi scopi quello di promuovere la riforma e la democratizzazione dell'Onu.
Al Seminario parteciperanno i rappresentanti di molte associazioni che, da tempo impegnate nei lavori della Tavola per la Pace, saranno invitate a far parte del Comitato Italiano dell'ONU dei Popoli: tra questi, don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco e Presidente dell'Associazione Noi Ragazzi del Mondo. Nata nel 1996 per costruire ponti di scambio e solidarietà tra ragazzi del Nord e del Sud del Mondo, l'associazione promuove da tre anni il Forum dei Ragazzi del Mondo: un'occasione unica di protagonismo per i ragazzi che, provenienti da diversi Paesi , si riuniscono per elaborare insieme proposte comuni. Proprio a Perugia, nello scorso ottobre, i Ragazzi del mondo, riuniti nel III Forum, hanno discusso sul tema della Costituzione europea nell'ottica della pace e dei diritti dell'infanzia, elaborando un documento presentato poi alla plenaria dell'Onu dei popoli.
"Con la partecipazione al Comitato italiano dell'Onu dei Popoli vogliamo dar corpo al grido dei ragazzi - afferma don Franco Monterubbianesi, in partenza per Assisi -. Un grido che è già arrivato a New York, nel maggio 2002, quando 4 dei nostri ragazzi hanno presentato alla Sessione speciale per l'infanzia le loro richieste. Entriamo nel Comitato perché siamo convinti che, nel processo di riforma dell'ONU, debba esserci anche la voce dei bambini, portatori di futuro".