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Myanmar: pena di morte ai lavoratori e magliette pro-Bush
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Nove lavoratori di Myanmar hanno ricevuto una sentenza di condanna a morte con l'accusa di "alto tradimento" per aver contattato l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). La condanna sarebbe stata decretata dal Tribunale distrettuale del Nord Rangoon già lo scorso 28 novembre - comunica la Commissione Asiatica per i Diritti Umani (AHRC) che ha diffuso un appello del Burma Lawyers Council. L'accusa del Tribunale distrettuale parla di "contatti con gruppi all'opposizione in esilio, esplosione di mine e bombe e di un progetto per attentati a membri del governo", ma non sono state trovate prove a loro carico.
Tra essi figurano Nai Yetkha, leader del New Mon State Party (un partito contrario al governo militare di Myanmar), Zaw Thet Htwe, direttore del settimanale sportivo Eleven Sport e un avvocato colpevole di essere stato trovato in possesso del Rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e di un biglietto da visita di funzionari dell'ILO in Myanmar. La Federazione Internazionale dei Sindacati Liberi (Icftu) di Brussels ha rilasciato un comunicato e inviato una lettera alle autorità di Myanmar condannando la violazione dei diritti umani per i contatti presi con l'ILO e denunciando l'ipocrisia del governo che formalmente dichiara di collaborare con l'agenzia dell'Onu.
Intanto dagli USA si apprende che il sito ufficiale che vende i 'gadgets' della campagna elettorale del presidente Bush (www.georgewbushstore.com) ha messo in vendita prodotti vietati in Usa per l'embargo contro la dittatura militare di Myanmar (Burma) decretato lo scorso anno dallo stesso Bush. Tra questi magliette e pullover da 50 dollari con il logo Bush-Cheney forniti dalla Spalding Group di Louisville che ha fornito 'gadget' a tutti i candidati repubblicani delle ultime cinque campagne presidenziali e che opera solo con i repubblicani. Il fornitore ha dichiarato che si tratterebbe di un errore dell'importatore, la Colorado Trading & Clothing di Denver, mentre i funzionari della campagna elettorale di Bush non hanno finora risposto alle chiamate dei giornali statunitensi che chiedono informazioni sul caso.
Lo scorso luglio il presidente Bush ha firmato il 'Burmese Freedom and Democracy Act' che impone l'embargo sui prodotti di Myanmar e sanziona i violatori con pesanti multe fino alla prigione. A Myanmar la retribuzione di un lavoratore del reparto tessile è di 7 centesimi di dollaro all'ora, ma moltissimi sono i bambini costretti a lavorare come schiavi. Varie ditte di prodotti tessili e sportivi, tra cui le italiane Kappa e la Lotto hanno formalmente dichiarato alla Campagna di boicottaggio dei prodotti di Myanmar di aver smesso tutte le attività produttive nel paese asiatico. [GB]