Mondo: condanna unanime, non Usa, dell'assassinio di Yassin

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Mentre il Consiglio di sicurezza dell'Onu è riunito per discutere dell'assassinio del leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin, anche negli Usa aumenta la percezione che l'amministrazione Bush abbia strizzato l'occhio a Sharon.
Un articolo del Christian Science Monitor riportato da Oneworld sottolinea in proposito "l'apparente tacita approvazione USA che contrasta con la forte condanna fatta da altre nazioni". Anche il commento di Condoleezza Rice, Consigliere per la Sicurezza Nazionale, a varie televisioni americane non aiuta certo a fugare i sospetti del mondo arabo moderato. Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa ha affermato che "non vi è stata discussione tra l'amministrazione Bush e Sharon circa il piano di assassinare il leader di Hamas" ma ha poi aggiunto che "va ricordato che Hamas è un'organizzazione terrostistica e che lo stesso sceicco Sheikh Yassin è - a nostro parere - coinvolto in attività terroristiche". Ma a fronte della reazione del mondo arabo, l'atteggiamento dell'amministrazione Bush è mutato nel corso dei giorni.

Si susseguono intanto le condanne delle associazioni.

Amnesty International ha condannato "l'esecuzione extragiudiziale" dello sceicco Ahmed Yassin e di altri 7 palestinesi: "Ancora una volta Israele ha scelto di violare il diritto internazionale invece di usare metodi alternativi legali. Lo sceicco Yassin poteva essere arrestato e sottoposto a inchiesta come gli israeliani avevano fatto nell'89 quando lo condannarono all'ergastolo". L'associazione ricorda come "da diversi anni Israele ricorre alle esecuzioni extragiudiziali senza presentare prove di colpevolezza e senza concedere il diritto alla difesa. Negli ultimi tre anni e mezzo sono stati circa 200 i palestinesi assassinati dall'esercito israeliano, a seguito di attacchi nei quali sono stati uccise oltre 100 persone che si trovavano sul posto, compresi decine di bambini". Amnesty "chiede a Israele di porre immediatamente fine a questa politica di assassini. AdHamas e agli altri gruppi armati palestinesi di smettere immediatamente di colpire civili israeliani medianti attacchi suicidi indiscriminati e altri attacchi. L'Autorità Palestinese deve fare il massimo sforzo per prevenire questi attacchi da parte dei gruppi armati palestinesi" - conclude il comuinicato.

Anche la rete degli "Ebrei europei per una pace giusta" ha espresso "sdegno e orrore" per "un'azione avventata ed irresponsabile che minaccia orribili conseguenze", che "infiammerà i palestinesi molto oltre la sfera di influenza di Hamas e, inevitabilmente, incoraggerà militanti a rispondere uccidendo civili israeliani". "Ne dobbiamo dedurre che il governo e l'esercito israeliani sono perfettamente determinati ad esporre la vita e la sicurezza del popolo israeliano" ai rischi crescenti "di nuovi attacchi, e i palestinesi alle rappresaglie di un'infinita spirale di violenza". "Condanniamo l'irresponsabile decisione del governo e dell'esercito israeliani di eseguire questo assassinio illegale". L'associazione chiede "ai soldati israeliani di rifiutare di eseguire ordini illegali che mettono in pericolo di vita il loro popolo (...) alla comunità internazionale in generale e all'UE in particolare (...) di esercitare una reale pressione sul governo israeliano perché metta fine alle sue continuate e flagranti violazioni della legalità internazionale".

Lo sceicco Yassin, 66 anni, leader spirituale di Hamas, paralizzato e su sedia a rotelle, è stato assassinato lunedi scorso da un missile lanciato da un elicottero dell'esercito israeliano all'uscita di una moschea di Gaza City. Era stato arrestato nel 1989 e condannato all'ergastolo con l'accusa di aver ordinato l'uccisione di palestinesi ritenuti collaboratori delle forze di sicurezza e dei servizi segreti di Israele. Le autorità israeliane lo avevano successivamente rilasciato in uno scambio con due agenti dell'intelligence che avevano tentato di assassinare un leader di Hamas in Giordania, paese nel quale erano detenuti. [GB]

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