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Migrazioni: da Loreto si al voto amministrativo
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L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha espresso preoccupazione per le proposte di modifica della legge d'asilo da parte della Svizzera. Nei commenti dell'Unchr presentati presso l'Ufficio Federale svizzero per i rifugiati è stato evidenziata la necessità di mettere in atto sistemi d'asilo efficienti ma senza inficiare i principi di equità. Questo perché alcune delle proposte formulate dall'Ufficio Federale per i Rifugiati si concentrano sulla restrizione dell'accesso alla procedura d'asilo da parte di persone che non possono presentare un valido documento di viaggio o d'identità entro 48 ore, e ciò rischia di andare contro lo spirito e le disposizioni della Convenzione del 1951. Queste proposte giungono in un momento in cui il numero dei richiedenti asilo è nettamente diminuito in quasi tutti i paesi europei, tra i quali la Svizzera. L'Unhcr ha espresso riserve anche per la nuova proposta di garantire uno status umanitario solo alle persone in grado di presentare determinati documenti d'identità.
Intanto si è conclusa la vicenda della nave Cap Anamur con il rimpatrio forzato degli ultimi sei profughi.
E dal VII Meeting sulle migrazioni di Loreto giunge la notizia che la Commissione europea ha in progetto un "Libro Verde" dedicato all'immigrazione con lo scopo di suscitare sull'argomento un dibattito a livello europeo. Un appello ad applicare le leggi e gli accordi internazionali già esistenti per la tutela dei lavoratori migranti, è giunto invece da Patrick Taran, responsabile del programma sulle migrazioni internazionali dell'ILO (Organizzazione internazionale del Lavoro).
"Oggi si assiste a una 'informalizzazione' del mercato del lavoro in cui vengono meno norme e regole. Gli immigrati - ha continuato l'esperto - sono in questo senso la categoria più vulnerabile perché privi di forme efficaci di rappresentanza, organizzazione e rivendicazione". Ricordando che proprio i Paesi di destinazione delle migrazioni sono quelli che non hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei migranti e delle loro famiglie, Taran ha auspicato che sia proprio l'Italia il primo Paese dell'Ue ha deporre la ratifica. Nei giorni scorsi il segretario della Cisl Savino Pezzotta ha chiesto al governo una "riflessione seria" per riscrivere e aggiornare la legge Bossi-Fini: "Vanno cambiate quelle norme che sono in contrasto con la Costituzione italiana e negano i diritti civili agli immigrati".
Il Meeting organizzato dai Missionari e laici scalabriniani, è continuato con una sessione dal tema "le metropoli e i diritti dei migranti" a cui ha partecipato il sindaco di Roma on. Walter Veltroni e Khédidja Bourcart, vice-sindaco della città di Parigi e delegata per l'integrazione degli stranieri non comunitari. "La politica d'integrazione a Parigi, dove 14% della popolazione è composta da immigrati - ha detto Bourcart - si organizza su tre grandi ambiti di iniziative: la cittadinanza, l'accesso ai diritti e la lotta contro le discriminazioni". Inoltre a Parigi è stato creato un Consiglio di residenti stranieri, composto da 90 membri, che ha l'obiettivo di favorire tutte le forme possibili di partecipazione alla vita sociale e politica della città dei Parigini che non dispongono del diritto di voto locale a causa della loro nazionalità straniera non comunitaria. Walter Veltroni si augura che presto venga eletto "un sindaco votato anche dagli immigrati". "Nella nostra città - ha detto Veltroni - sono stati eletti quattro cittadini stranieri come Consiglieri aggiunti al Consiglio Comunale e un rappresentante delle comunità straniere per ognuno dei 19 municipi , questo percorso di integrazione vede nel voto amministrativo il suo punto di arrivo più immediato." Intanto il consiglio comunale di Genova ha approvato a larga maggioranza la modifica dello statuto per la concessione del voto agli stranieri immigrati "legalmente soggiornanti". [AT]
Altre fonti: Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Stranieri Italia, Meeting sulle migrazioni di Loreto