Migranti: lettera al Governo sui respingimenti

Stampa

Amnesty International, ARCI, Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, ICS - Consorzio italiano di solidarietà, Medici Senza Frontiere e Save the Children Italia hanno inviato una lettera al presidente Berlusconi e al ministro Pisanu chiedendo di rispondere a dieci domande riguardanti il mancato rispetto, durante i respingimenti da Lampedusa, della legislazione italiana e del diritto internazionale dei rifugiati. Tra le richieste elencate nella lettera, le associazioni chiedono di conoscere quali provvedimenti, di natura amministrativa o giudiziale, siano stati adottati nei confronti dei cittadini stranieri sbarcati a Lampedusa; se l'autorità giudiziaria abbia convalidato il trattenimento dei cittadini stranieri; se questi ultimi siano stati informati della possibilità di chiedere asilo politico e se siano state ascoltate le loro ragioni e abbiano avuto assistenza legale.

Inoltre la lettera chiede: in che modo siano stati disposti i provvedimenti di allontanamento o di accompagnamento alla frontiera e quali accertamenti siano stati fatti per non violare il principio internazionale di non respingimento; con quali modalità e tempi si è proceduto alla identificazione dei cittadini stranieri e della loro nazionalità; quali misure siano state prese per non violare il divieto di espulsioni collettive; quali misure siano state adottate per individuare l'eventuale presenza di minori stranieri non accompagnati e di minori vittime di tratta, e per valutare l'età dei cittadini stranieri dichiaratisi minorenni; quali provvedimenti di protezione e tutela siano stati adottati nei confronti dei minorenni presenti (accompagnati e non), sia nella fase del trattenimento che dell'eventuale allontanamento o respingimento. Inoltre, le associazioni chiedono in forza di quale accordo internazionale sia avvenuto il rimpatrio di centinaia di cittadini stranieri verso la Libia, e se sia stata accertata la conformità di tale accordo al diritto internazionale in materia di rifugiati.

In base da quanto emerso nell'incontro G5 a Firenze tra i ministri dell'interno, i respingimenti collettivi continueranno sulla base di intese bilaterali, in violazione di leggi nazionali, di costituzioni e di trattati internazionali. Di fatto non avranno quindi la copertura dell'Unione Europea che però ha stanziato somme ingenti per effettuare voli charter congiunti per rimpatriare anche richiedenti asilo ai quali sia stato negato lo status. Secondo Fulvio Vassallo dell'Asgi (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) "bisogna intensificare gli sforzi per denunciare queste iniziative davanti alle corti europee e predisporre task force di pronto interventi composte da legali, da operatori sanitari e da parlamentari, anche europei". A Roma è prevista per venerdì 22 un'assemblea pubblica in difesa del diritti all'asilo promossa da numerose associazioni che saottolineano come " il governo italiano con i respingimenti in massa in Sicilia sta violando la legalità internazionale, stracciando decenni di civiltà giuridica, confermando una cultura governativa che dalla legge bossi-fini sta avendo conseguenze devastanti sulla convivenza civile nel nostro paese. Il diritto di asilo è una questione di civiltà non di ordine pubblico". [AT]

Ultime notizie

Il punto - La diplomazia resta uno strumento fragile

14 Novembre 2025
Le guerre in corso non sono eventi straordinari, ma parte di un problema in espansione. (Raffaele Crocco)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

13 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Laura Tussi, la voce radicale della pace

13 Novembre 2025
Laura Tussi, la voce radicale della pace. Impegnata per la giustizia contro riarmo e discriminazioni. (Giorgio Cremaschi e Salvatore Izzo)

Dossier – I portuali contro le guerre nel mondo. Nord Ovest Europa (3)

12 Novembre 2025
Anche nell’Europa occidentale, dal Mar Mediterraneo all’Atlantico, i porti sono crocevia di armi. (Linda Maggiori)

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad