Maremoto: il grave bilancio e gli aiuti dal mondo

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Il bilancio del maremoto che ha investito parte dell'Asia meridionale e del Sudest asiatico potrebbe essere tra le 30 e 50mila vittime ed è destinato a crescere. Centinaia i dispersi tra i turisti italiani tra cui solo in Thailandia si registrano 11 vittime. Due ore dopo il sisma, onde di oltre dieci metri d'altezza sommergono isole e chilometri di coste in India, Sri Lanka, Indonesia, ma anche Malaysia, Tailandia e Maldive. I danni in Asia sono incalcolabili. Le onde hanno spazzato via interi villaggi: quelli dei pescatori, e quelli dei vacanzieri. La corsa della solidarietà internazionale è già iniziata: la Commissione europea ha sbloccato 3 milioni di euro per i primi soccorsi. In arrivo aiuti anche da Onu, Stati Uniti e numerose organizzazioni umanitarie. Sono già sul posto équipe specializzate nella valutazione dei danni e nel coordinamento degli interventi. Lo Sri Lanka, che appare come il paese più devastato, ha mosso un appello affinché i medici locali residenti all'estero ritornino in patria per far fronte all'emergenza.

Da parte di Medici Senza Frontiere è stato completato l'invio di un aereo cargo con 32 tonnellate di medicine e materiale medico per soccorrere tra le 30.000 e le 40.000 persone nel nord di Sumatra, la regione più vicina all'epicentro del terremoto. Dieci operatori del pool d'emergenza di MSF sono stati già mobilitati per valutare i bisogni in India, Malesia, Indonesia, Sri Lanka. Msf ha offerto il suo aiuto alle autorità indonesiane per assistere la popolazione nella zona nord dell'isola di Sumatra. Due persone sono in stand-by per valutare la situazione. Un altro team di quattro persone è pronto a raggiungerli in 24 ore. Per sostenere le azioni di soccorso per le popolazioni colpite dal maremoto, Msf ha lanciato una campagna di raccolta fondi straordinaria per raccogliere almeno 1,5milioni di euro per avviare i primi soccorsi.

Anche la Chiesa italiana ha stanziato tre milioni di euro dai fondi derivanti dall'otto per mille, per far fronte alle prime esigenze delle popolazioni colpite e chiede alle comunita' locali di sensibilizzarsi per iniziative di solidarieta'. Inoltre viene indetta una raccolta nazionale, affidata alla Caritas italiana. La rete Caritas internazionale sta gia' intervenendo per accompagnare il difficile lavoro che le chiese locali stanno svolgendo a favore delle popolazioni colpite. La federazione internazionale della Croce Rossa chiede un aiuto di 7,5 milioni di franchi svizzeri per assistere 500.000 persone. Per ora un milione di franchi è stato donato dalla Federation's Disaster Relief Emergency Fund che serviranno per inviare medicinali e alimenti. In Sri Lanka, il paese più colpito dal maremoto, si è attivata una rete di volontari animata dal Sarvodaya che sta operando in tutti i distretti dell'isola. Tra le richieste del movimento del Sarvodaya "non ci sono soltanto i bisogni immediati ma anche come sopperire all'acqua, alle malattie, reperire alimenti e posti in cui alloggiare la gente in vista della ricostruzione". [AT]

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