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Lav: video choc di denuncia scimpanzè segregati
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Cinque scimpanzé rinchiusi per numerosi giorni in un furgone bianco e costretti a dormire, un cavallo con la bocca ricucita, tre elefanti africani alla catena corta, tigri malate protagoniste di una violenta lite nel corso di uno spettacolo, una di queste trascinata inerme dai circensi gravemente menomata: questa drammatica realtà è stata smascherata dalla LAV di Palermo nel corso di un'indagine, durata numerosi giorni, condotta sul Circo "Città di Roma" attendato in Sicilia. La LAV ha sporto denuncia nei confronti del Circo ed oggi rende pubblico un filmato-choc sulle gravi condizioni di detenzione di questi animali all'interno dell'impresa circense.
"Chiediamo alla Procura della Repubblica di Palermo un immediato intervento che possa servire a tutelare gli animali trasferendoli in strutture idonee - dichiara Giovanni Guadagna, responsabile nazionale LAV settore Circhi - Soprattutto riteniamo urgente svegliare dal loro torpore i cinque scimpanzé con cui, sotto il nome di Valentino Rossi, il Circo Città di Roma si è pubblicizzato. Per capire la violenza inflitta alla natura della grossa scimmia, basti considerare che uno degli scimpanzé durante lo spettacolo veniva fatto sedere su una piccola motocicletta (da qui il riferimento a Valentino Rossi) e lanciato lungo una fune sospesa nel vuoto, in equilibrio con un piccolo cane che faceva da contrappeso, fino al tetto del circo".
Gli scimpanzé sono animali in via di estinzione e comunque tra quelli che più soffrono, come confermato anche dal Ministero dell'Ambiente, la prigionia del circo. Ci chiediamo come sia possibile che gli scimpanzé, la cui vitalità è impressionante, possano stare tranquilli o addirittura dormire per giorni in un piccolo e squallido furgone. Raggiunti i cinque-sei anni gli scimpanzé diventano animali molto pericolosi e la loro forza vitale è assolutamente incontenibile. Elefanti e scimpanzé sono tutti catturati in natura. I bracconieri, per rifornire zoo e circhi occidentali, arrivano ad uccidere l'intero branco per impossessarsi dei piccoli.
Nonostante le numerose denunce della LAV per le gravi condizioni di detenzione degli animali nei circhi, spesso seguite da condanne, il Senato si appresta a votare il Disegno di Legge 1026 del senatore di Rifondazione Comunista ed impresario circense Livio Togni. Con il parere favorevole del sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni Cultuali Nicola Bono (AN) e del presidente della Commissione Cultura, sen. Franco Asciutti (FI), il Parlamento italiano sta così affossando le numerose proposte di legge che invece propongono un circo senza violenza, privo cioè di animali e basato sulla indiscutibile abilità degli artisti umani. In Parlamento giacciono così sei proposte di più forze politiche (della maggioranza e dell'opposizione) per un circo senza animali, più vicino alla sensibilità animalista e privo perciò di animali prigionieri e costretti ad esibizioni contro natura.
"Con il video presentato oggi, la LAV propone uno spaccato della drammatica realtà dei circhi italiani concentrando la sua indagine su uno dei più grandi, il "Città di Roma" - prosegue il presidente della LAV Adolfo Sansolini - sulla base di questa ennesima denuncia e di questo nuovo drammatico filmato, la LAV si augura che il Parlamento provveda a bloccare il Disegno di Legge Togni e ad approvare invece una legge di civiltà per un circo senza più animali asserviti in modo crudele alle necessità del botteghino".
Sono 1300 gli animali ancora prigionieri nei circhi equestri italiani. Elefanti, cavalli, tigri, rinoceronti, ippopotami giraffe e cani, patiscono una triste esistenza rinchiusi in un centinaio di strutture commerciali, spesso appartenenti a poche persone o a gruppi che gestiscono una miriade di nomi di circhi equestri. Spazi angusti, catene, fruste e continui spostamenti sono i principali fattori di stress, funzionali però, insieme alle tecniche di addestramento, ad ottenere animali privati della loro vera natura ed assoggettati ai fini commerciali del circo. Uno spettacolo vecchio e diseducativo, purtroppo ancora prevalentemente riservato ai bambini. Quasi il 30% in meno di pubblico pagante in circa di dieci anni, in Italia, rappresenta comunque un chiaro segnale di come il pubblico si sia disaffezionato allo spettacolo del circo con animali. Purtroppo il Ministero dei Beni Cultuali continua a finanziare, con milioni di euro, lo spettacolo circense, inficiando il chiaro segnale di rifiuto proveniente dal pubblico di tutta Italia.
Disponibile a richiesta il video LAV "Circo Città di Roma".