Lav: strage di foche in Canada, appello al Governo

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Italia colpevole, più di altri Paesi, della mattanza di circa un milione di foche per rubarne la pelliccia, programmata dal Governo canadese nei prossimi tre anni. Un reportage esclusivo di questa strage, realizzato a fine marzo da una troupe di Studio Aperto e dalla LAV - unici rappresentanti italiani autorizzati a recarsi sui ghiacciai del Canada in periodo di caccia (da marzo a maggio) - grazie alla campagna internazionale voluta dall'IFAW (International Fund for Animal Welfare), sarà trasmesso domani, venerdì 16 aprile, nella puntata di "Lucignolo" in onda su Italia 1 a partire dalle ore 23:30. A cadere sotto i colpi di uncini d'acciaio e fucili fino ad essere scuoiati vivi, per non rovinare la pelliccia, dopo anche un'ora di agonia, sono i cuccioli di età compresa fra i 12 giorni e i 3 mesi di vita. Una pesca - tale è considerata dalle autorità canadesi questa attività dai risvolti commerciali internazionali - definita dal Governo del Canada "umanamente accettabile", in realtà crudele ma legale: tentare di salvare un cucciolo agonizzante comporta l'arresto.

La LAV chiede al Governo italiano, attraverso una petizione on line che tutti i cittadini sono invitati a firmare, di vietare - come già avvenuto negli Stati Uniti e in Belgio - l'importazione, la detenzione, la trasformazione, la vendita e l'esportazione di pelli, parti o derivati di foca destinati alla produzione o al confezionamento di pellicce, capi di abbigliamento, articoli di pelletteria o altri prodotti. L'appello, inoltre, è ad attivarsi per bandire questo crudele commercio anche in tutte le sedi internazionali ed in primis in ambito comunitario.

L'Italia, infatti, rappresenta uno dei principali produttori al mondo di "pellicce" di foca: negli ultimi tre anni il nostro Paese ha importato prodotti di foca (pellicce, pelli, olio) per un valore complessivo di 2 milioni di euro, mentre il valore delle esportazioni ha raggiunto i 5 milioni di euro. I due terzi delle pellicce importate dall'Italia sono state conciate e lavorate all'estero. Le importazioni di pellicce di foca provenienti direttamente dal Canada ammontano al 3% ma circa il 30-40% delle pellicce (conciate, semilavorate) di questi mammiferi che l'Italia importa da altri Paesi, provengono da animali uccisi in Canada. Complessivamente, negli ultimi anni l'Italia ha importato pellicce di foca da 20 diversi Paesi ed esportato pellicce in 39 nazioni. Proviene dal Canada anche il 90% dell'olio di foca importato dall'Italia, che recentemente ha incrementato l'importazione di questo derivato animale - soprattutto destinato al consumo umano - portando le importazioni ad un valore di 400.000 euro e le esportazioni a 175.000 euro nel 2003 (fonte: IFAW).

Un primo risultato dell'impegno della LAV per bandire questo crudele commercio è la Risoluzione in Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, presentata dall'on. Valerio Calzolaio (DS) e sottoscritta da deputati di tutti gli schieramenti politici, tra i quali: Rocchi (Margherita), Rivolta (FI), Malgieri (AN), De Simone (RC), Chiaromonte (DS).

"La Risoluzione impegna il nostro Governo a chiedere formalmente al Canada di impedire l'esportazione di cuccioli di foche o di loro parti, la cui uccisione è vietata dalla legge canadese e di impegnarsi a garantire con i Paesi importatori che non si tratti di cuccioli, collegando a tale garanzia la promozione di rapporti commerciali bilaterali con il Canada - ha dichiarato l'on. Valerio Calzolaio (DS) - La Risoluzione impegna anche a valutare in tutte le sedi internazionali e comunitarie la strategia di vietare, come negli Stati Uniti e in Belgio, l'utilizzo di foche o parti di foca per la produzione o il confezionamento di pelli, pellicce, capi di abbigliamento e articoli di pelletteria, oggetti, detenzione o commercializzazione, introduzione nel territorio nazionale. Auspico un rapido esame di questa proposta: la sua approvazione sarà un primo passo per bandire in Italia un commercio che non può avere alcuna giustificazione".

"Da molto tempo la LAV sta esercitando ripetute pressioni anche sull'Ambasciata del Canada in Italia, ma la caccia alle foche si è fatta sempre più aggressiva e di proporzioni sempre più vaste - dichiara Adolfo Sansolini, presidente della LAV - L'opinione pubblica è fortemente contraria a questa mattanza, lo rivela anche un recente sondaggio: il 79% degli americani e l'80% dei cittadini di Francia, Germania, Regno Unito ed Olanda si è dichiarato contrario alla caccia alla foca a fini commerciali. Contiamo anche sull'indignazione dei cittadini italiani perché le responsabilità dell'Italia in questo mercato di morte, come dimostrano i dati economici da noi forniti, sono schiaccianti. Il nostro Governo si impegni a mettere fine a questa barbarie".

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