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Lav: la caccia unisce la Cdl su 11 leggi-killer
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"La verifica che nei giorni scorsi ha animato i partiti della Casa delle libertà ha lasciato indenne la Commissione Agricoltura di Montecitorio, in cui la CdL marcia sempre compatta su un argomento: più stragi di animali per tutti". Così la LAV annuncia che oggi, in Commissione Agricoltura, iniziera' l'esame di 11 leggi-killer sulla caccia relative alle modifiche alla legge 157/1992 (relatore on. Onnis). Le nuove norme in discussione - miranti a stravolgere l'attuale legge, ad aumentare le specie ed i tempi di caccia, a liberalizzare il nomadismo venatorio - sono incompatibili con il diritto comunitario e col progresso civile e culturale raggiunto dalla società.
"L'Italia è già stata condannata quattro volte dalla Corte di Giustizia UE nel 1987, nel 1991 e nel 2001 per gli stessi motivi (caccia a specie protette, calendari venatori troppo ampi, caccia in primavera, ecc.) che oggi, incredibilmente, la Commissione si appresta a ripristinare. - denuncia Ennio Bonfanti, responsabile LAV settore Fauna - I testi in esame prevedono una deregulation complessiva della caccia che viola la direttiva 79/409/CEE sugli uccelli al solo scopo di accontentare l'elettorato venatorio più estremista. Non passa giorno che non si assista alle maldestre pressioni che talune Associazioni venatorie (la ricca e potente Federcaccia in primis) esercitano sui parlamentari del centrodestra e del centrosinistra per giungere subito all'approvazione delle leggi-killer".
La LAV denuncia come in nessuno dei 11 testi di legge ci sia un solo articolo, un solo comma che serva a proteggere la fauna o a ridurre le stragi delle doppiette: "viceversa vengono demoliti limiti e divieti, si autorizzano massacri di animali e viene garantita l'impunità ai bracconieri - prosegue Bonfanti - come con la proposta del relatore Onnis di consentire i fucili a pallettoni. Per la LAV, e per il 72% degli italiani intervistati dall'Abacus, è una proposta da brividi, è pura crudeltà e inciviltà".
Intanto la Regione Lombardia ha approvato ieri pomeriggio la legge che autorizza la "caccia in deroga" per le specie protette fringuello e peppola (prevista l'uccisione rispettivamente di 685.000 e 36.000 esemplari!), passero l'Italia, passera mattugia e storno (ciascun cacciatore potra' uccidere 20 passeri e 50 storni in tutta la stagione).
"Giunta e forze politiche in Consiglio dimostrano di non avere autonomia rispetto alla potente e ricca lobby delle doppiette, anteponendo gli interessi venatoria a quelli generali della collettività - dichiara Ennio Bonfanti - la leggina ammazza-fringuelli è incostituzionale perché, travalicando i poteri assegnati alle regioni dalla Costituzione, viola apertamente la legge statale sulla caccia e la direttiva CEE sugli uccelli. Per questo la LAV chiederà al Ministro degli Affari regionali, sen. La Loggia, di fermare subito la mattanza dei fringuelli impugnando presso la Corte Costituzionale l'infame ed illegittima legge lombarda".