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Lav: in Lombardia primato negativo con 121 centri e 50% di allevamenti
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La LAV di Milano ha organizzato, insieme ai consiglieri regionali Carlo Monguzzi (Verdi) e Silvia Clementi (Alleanza Nazionale), un presidio e una conferenza stampa presso il Consiglio Regionale della Lombardia per sollecitare l'approvazione di una legge regionale che limiti il più possibile la vivisezione. A tale fine la LAV ha avanzato una richiesta di audizione al presidente della III Commissione Carlo Saffiotti.
La Lombardia, infatti, detiene i due tristi primati del maggior numero di centri autorizzati alla sperimentazione animale (121) e di allevamenti specifici di animali "da laboratorio" (il 50%): i dati sono stati resi noti dalla LAV che ha presentato, nel corso della conferenza stampa, il primo e più completo Rapporto intitolato "La vivisezione in Italia, regione per regione", a cura di Roberta Bartocci, responsabile nazionale LAV settore vivisezione.
Negli ultimi due mesi la LAV ha raccolto in Lombardia 9.000 firme con una petizione regionale a sostegno di due importanti Proposte di Legge contro la vivisezione: si tratta della PdL 0286/02 di iniziativa del consigliere regionale Silvia Ferretto Clementi (AN) e della PdL 0317/02 di iniziativa del consigliere regionale Carlo Monguzzi (Verdi). Le due Proposte di Legge hanno uno scopo comune: mettere fine all'antiscientifica e crudele pratica della vivisezione, favorire la ricerca medica e l'insegnamento nelle Università con metodi che non utilizzano animali. Le 9.000 firme raccolte dalla LAV sono state consegnate, questa mattina, al vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Bassoli.
La Lombardia è una delle Regioni ad aver seguito l'esempio dell'Emilia Romagna, nel cui territorio è attualmente vigente il divieto di sperimentazione ed allevamento (a scopo sperimentale) di cani e gatti, formulando una Proposta di Legge analoga; nel caso di un suo esito anche solo parzialmente positivo, l'Università di Pavia, di Milano, le ditte Sanofi-Synthelabo, Novartis, Pharmacia, Novuspharma, Biosearch e Recordati, dovranno rinunciare ai propri esperimenti su queste specie, mentre Greenhill, Bracco e Harlan non potranno più allevarle per poi cederle ai laboratori.
Già nel 2001 il Consiglio Regionale della Lombardia approvò all'unanimità una mozione, presentata dal consigliere regionale Monguzzi con il supporto della LAV, con la quale si è dichiarato "favorevole alla sostituzione dell'uso di animali nei laboratori didattico-dimostrativi delle Università Italiane con metodi alternativi di studio che non impiegano animali" e si è impegnato a "compiere tutti gli atti necessari per favorire la diffusione dei metodi alternativi negli atenei lombardi" (Moz.0208/01). Alla mozione fecero poi seguito le Proposte di Legge 0286/02 e 0317/02 per le quali la LAV ha indetto una raccolta firme allo scopo di arrivare ad avere anche in Lombardia una legge regionale che limiti il più possibile l'antiscientifica e crudele vivisezione.