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Lav: dopo la legge killer di An, la legge spara-gabbiani
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Nonostante lo stop del Presidente Berlusconi al Disegno di Legge Alemanno sulla "deregulation filocaccia", a Montecitorio ritorna "doppietta selvaggia": ieri alcuni deputati di An hanno presentato a loro firma lo stesso DdL bocciato dal Consiglio dei Ministri, col chiaro intento di riguadagnare il consenso dell'estremismo venatorio che reclama più libertà di sparare; oggi in Commissione Agricoltura vanno di scena tre proposte di due deputati amici delle doppiette, Gibelli (Lega) e Bellotti (An), recanti "Disposizioni per l'abbattimento delle nutrie, dei gabbiani e dei cormorani".
Se il DdL di An dimostra ancora una volta che certi parlamentari sono attentissimi all'elettorato armieristico-venatorio ma rimangono sordi alla volontà della maggioranza degli italiani, favorevoli al 72% all'abolizione della caccia, le proposte "spara-gabbiani" - invece - costituiscono un esempio di crudeltà gratuita. Si propone, infatti, la modifica della legge statale sulla caccia 157/92 per abolire ogni forma di tutela per le specie nutria, gabbiano reale nordico, gabbiano reale zampegialle, gabbiano comune e cormorano: così potrebbero essere uccisi sempre e dovunque, anche nei Parchi!
"Sono proposte di legge inaccettabili e barbare che ci porterebbero fuori dall'Europa - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile "fauna" LAV - gabbiani e cormorani, infatti, sono tutelati sia dalla Direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli, sia dalla Convenzione di Berna sulla protezione della vita selvatica (ratificata dal 1981 con la legge n. 503 dal Parlamento italiano). L'on. Bellotti, relatore delle proposte, ha trovato un pretesto poco convincente per giustificare il massacro di questi pacifici animali: l'esigenza di tutelare gli impianti di itticoltura. Peccato che esistono una miriade di tecniche ecologiche ed accorgimenti incruenti, sperimentati in tutto il mondo, per evitare che questi animali continuino a fare quello che madre natura ha loro insegnato da milioni di anni: pescare. E' oltremodo difficile credere che i reali problemi dell'agricoltura e della pesca italiane di cui una commissione parlamentare debba occuparsi siano⅀ uno stormo di gabbiani!".
La LAV rivolge un appello alla maggioranza ed all'opposizione: basta con questo gioco al massacro degli animali! Basta con questo stillicidio di leggi e leggine di liberalizzazione della caccia! Se, da una parte, Berlusconi frena con coraggio ed equilibrio la deriva estremista "calibro 12" della maggioranza e, dall'altra, il tavolo dell'opposizione firma l'appello promosso da Legambiente e Arcicaccia "per impedire la barbarie venatoria", permangono sull'agenda politica della Camera ben 12 proposte di legge-killer, presentate da deputati del centrodestra e del centrosinistra in aperto contrasto con le linee politiche dei propri schieramenti e dai contenuti culturalmente ed ecologicamente inaccettabili e brutali.
"Com'è conciliabile la promessa di "più rispetto per la natura" che campeggiava sui manifesti elettorali della Casa della Libertà con le proposte di incrementare la fucilazione di esseri viventi, spesso pesanti meno della cartuccia usata per ucciderli? - domanda Ennio Bonfanti - e com'è conciliabile il documento comune del centrosinistra del 2003, su fauna, caccia e parchi contro lo smantellamento delle normative ambientali, con le proposte di legge di alcuni deputati Ds, Margherita e Comunisti italiani che prolungano la stagione di caccia, regalano più libertà di movimento ai cacciatori e favoriscono le stragi di animali?".