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Lav: apertura caccia, scelta scellerata e nefasta
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"L'anticipazione della caccia al 1 settembre decisa da quasi tutte le Regioni italiane - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile fauna della LAV - è un atto scellerato e nefasto: pur di accaparrarsi le simpatie elettorali di cacciatori ed armieri, i Governatori delle Regioni non hanno esitato ad emanare calendari venatori che, strumentalizzando i propri poteri amministrativa, mirano ad accontentare ogni richiesta del mondo venatorio".
Secondo la LAV, l'apertura anticipata della caccia in maniera così generalizzata - in contrasto con la Legge 157/92 secondo la quale dovrebbe essere una deroga eccezionale - produrrà conseguenze gravissime sulle popolazioni selvatiche, visto che in questo periodo tante specie si trovano in piena fase riproduttiva, per cui l'uccisione dei genitori con la caccia provocherà la morte per fame e sete (terribile e lunga) dei piccoli nelle tane o nei nidi! Non sussistono le condizioni ecologiche e di opportunità per anticipare di quasi venti giorni l'inizio della caccia e, quindi, quella dei prossimi giorni si preannuncia come una micidiale strage di animali.
"L'abuso della deroga sulla pre-apertura da parte delle Regioni - conclude Bonfanti - dimostra come la fauna e la caccia siano gestite in Italia solo ad uso e consumo dei cacciatori. Con questi calendari di liberalizzazione della caccia la fauna - patrimonio dello Stato e prezioso bene della collettività - viene letteralmente regalata alle doppiette di 700mila accaniti sparatori. Evidentemente certi Assessori regionali sono molto più attenti agli interessi, alle lobbies ed al giro d'affari che stanno dietro la caccia...".