La strana coppia della destra che vuole fare dell'AfD il terzo partito

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Hanno un compito arduo ma buone chance di realizzarlo: la strana coppia formata da Alice Weidel e Alexander Gauland vuole fare di Alternative fuer Deutschland (AfD) il terzo partito della Germania e sceglie la provocazione come strategia maestra della sua campagna elettorale. Gli ultimi sondaggi vedono gli esordienti del partito islamofobo e populista attorno al 10% dei voti alle elezioni di domenica prossima in Germania, dietro alla Cdu e alla Spd. «Questa campagna elettorale è molto difficile per noi», riconosce il capolista, Alexander Gauland: «Se volete salvare il Paese che ha dato la luce a questa cattedrale, scegliete Afd!", ha esortato il leader 76enne, megafono alla mano, rivolto ai suoi simpatizzanti riuniti della piazza del duomo di Magdeburgo, nell'ex Germania dell'Est. 

Gauland

Il giurista Gauland ama indossare le vesti dell'intellettuale conservatore, ma ne approfitta per lanciare provocazioni pesanti come macigni. Uomo politico di lungo corso, che una volta apparteneva all'ala liberale della Cdu di Angela Merkel, è ormai l'uomo forte dell'Afd, che ha convogliato sotto la sua guida l'ala destra di Bjoern Hoecke e Andrè Poggenburg e tacitato quella più moderata dei presidenti del partito, Joerg Meuthen e Frauke Petry. Sarà lui, certamente, il capogruppo dell'AfD al Bundestag all'indomani del 24 settembre.

Weidal

Invece non è chiaro quale ruolo svolgerà l'altra top candidata, l'economista Kate Weidel, dopo le elezioni. La 38enne, alta, capelli biondi rigorosamente legati in una lunga coda, look sportivo-elegante, ha improntato tutta la sua campagna sull'aggressività, ai limiti del sostenibile per il mood tedesco. Weidel, che convive con una donna svizzera di origini srilankesi con la quale cresce due figli, al suo esordio in politica, incarna l'altra faccia dell'AfD, giovane, liberale, istruita, cosmopolita (parla cinese e giapponese). Perfetta per confutare la tesi di un partito oscurantista e arretrato.

L'arte della provocazione

Opposti per età, aspetto, sesso e formazione i due capolista condividono solo l'arte della provocazione, seguendo lo stesso schema: prima lanciano il sasso che crea lo scandalo, poi sostengono di essere stati equivocati: così è stato ad esempio quando Gauland ha detto di non gradire "un Jerome Boateng" come vicino di casa o quando ha detto di voler «spedire in Anatolia» il sottosegretario presso la Cancelleria, Aydan Oezoguz (di origini turche); o quando Weidel ha promesso di portare Merkel davanti alla Corte costituzionale dopo il voto per aver messo in pericolo i diritti fondamentali dei tedeschi.

Da Diariodelweb.it

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