La destra in Grecia rilancia dopo la vittoria

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Kyriakos Mitsotakis, capo del partito al governo Nea Demokratia ha ottenuto domenica scorsa una vittoria schiacciante alle elezioni in Grecia. A ND sono andati il 41 percento dei voti e 146 seggi, più del doppio del primo partito di opposizione Syriza (71 seggi). Ma ora la destra al governo rilancia: per via della legge elettorale, se non si formerà un governo, si tornerà alle urne il 25 giugno. E qui Nuova Democrazia conta di aggiudicarsi 180 seggi su 300, e quindi di poter governare da soia, con l’obiettivo dichiarato di cambiare la Carta costituzionale. Sconfitto anche il ministro dell’economia del governo di Syriza ai tempi della crisi,Yanis Varoufakis, che sta sotto alla soglia del 3 percento. Affermazione parziale degli storici Pasok, col 10 percento, e dei comunisti ortodossi del KKE, col 7 percento.

Adonis Georgiadis, vicepresidente di Nd ed ex ministro proveniente dalla formazione estremista di Laos (Popolo), ha dichiarato infatti, una volta resi pubblici i risultati : “Il nostro obiettivo è cambiare la Costituzione”. La Grecia svolta ancor più a destra, ancor più largamente di quanto previsto da sondaggi e opinionisti. Alla vigilia del voto Maria Karaklioumi, analista politica presso la società di sondaggi Rass, aveva dichiarato: “Se Nuova Democrazia raccoglierà il 33 percento dei voti, sarà un risultato molto dignitoso”. Sebbene Nuova Democrazia venisse data  in testa nei sondaggi, nessun sondaggio prevedeva per Mitsotakis ottenga più del 36,9 percento.  Due giorni prima del voto, un sondaggio MRB condotto per Open TV dava il partito al potere al 31,4%, rispetto a Syriza al 26,4%E invece il partito di Mitsotakis ne ha raccolto l’8 percento in più. “Vogliamo la stabilità o l’incertezza continua?” aveva chiesto a Syntagma, davanti al parlamento di Atene, nel discorso conclusivo. “Questo è il dilemma a cui siamo chiamati a rispondere”...

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