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L'etica di Fazio e delle grandi banche
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L'Associazione Finanza Etica propone a tutti i consumatori e risparmiatori consapevoli di far sentire la propria voce di dissenso rispetto all'udienza papale che si terrà mercoledi 26 novembre a Roma in cui le principali banche italiane, con il coordinamento e la regia di Banca d'Italia, presenteranno al grande pubblico ciò che non esitano a definire una delle "prime esperienze di finanza etica". Un operazione che mette a rischio il percorso fin qui fatto dalla finanza etica italiana.
FAZIO E LE GRANDI BANCHE:
INSIEME PER CONQUISTARE IL "MERCATO ETICO"
Mercoledì 26 novembre a Roma si terrà un'udienza papale molto particolare. Le principali banche italiane, con il coordinamento e la regia di Banca d'Italia, presenteranno al grande pubblico ciò che non esitano a definire una delle "prime esperienze di finanza etica". Si tratta della Fondazione Sorella Natura, contenitore ancora vago di "progetti sociali" e per lo "sviluppo sostenibile", a cui tutte le banche partecipanti devolveranno interessi e commissioni di prodotti etici sottoscritti dai risparmiatori. L'operazione - si legge nel documento inviato dalla stessa Fondazione a tutte le grandi banche italiane, non è chiaro come selezionate - è stata costruita e progettata con il fondamentale ruolo di Banca d'Italia. Alle banche viene chiesto di associarsi alla Fondazione e ottenere così il diritto a vendere prodotti bancari con il marchio Eticamente (questo il logo che si vuole imporre) e ad avere un proprio rappresentante nel cosiddetto Comitato etico, che di fatto è un vero e proprio Consiglio d'amministrazione. Una lettura ai documenti in nostro possesso evidenzia i seguenti punti fondamentali:
DAL PUNTO DI VISTA DEL MERCATO BANCARIO:
- Banca d'Italia e in particolare il Governatore Antonio Fazio hanno un ruolo attivo e cruciale nell'iniziativa, smettendo l'abito di arbitro che deve far rispettare le regole e diventando soggetto di parte all'interno del mondo bancario;
- si configura difatti la possibilità della creazione di un vero e proprio cartello di banche, che si accordano su prezzi e commissioni con violazione delle norme per la concorrenza e con la benedizione dell'organo di vigilanza (la Banca d'Italia);
- l'invito a partecipare all'iniziativa - che è intestato agli Ill.mi Presidenti delle banche italiane - non è mai pervenuto a Banca Popolare Etica, primo e unico soggetto nato proprio per promuovere la finanza etica nel nostro paese, sulla spinta di circa 20 mila tra cittadini e organizzazioni della società civile, nonché centinaia di enti locali, e autorizzato da Banca d'Italia nel dicembre 1998, e che pure più volte ha proposto proprio a Banca d'Italia di costituire un tavolo di lavoro sulla finanza etica;
DAL PUNTO DI VISTA DELLA FINANZA ETICA
- in tutta l'operazione le banche non rinunciano ad un centesimo di euro dei propri profitti, è solo al risparmiatore che viene chiesto di contribuire al progetto, o rinunciando ad una quota (circa il 50%) dei propri interessi, o pagando una commissione maggiorata;
- l'apertura del progetto è indiscriminata a tutte le banche, senza nessuna enunciazione di criteri di comportamento, in positivo o in negativo. Di fatto nella prima lista riportata nei documenti compaiono tutte le banche coinvolte nel finanziamento al commercio di armi (Banca Intesa, Banca di Roma - Capitalia, San Paolo Imi, Monte Paschi di Siena ecc.);
- i prodotti vengono offerti al risparmiatore con un semplice meccanismo di compravendita: è eclatante il caso dei libretti di assegno che (a prescindere dal conto corrente su cui sono appoggiati) potranno essere acquistati con il marchio Eticamente dietro semplice pagamento di un costo aggiuntivo di emissione pari ad 1 euro;
- l'intera operazione trascura completamente l'esperienza degli operatori che, da trent'anni, in Italia fanno finanza etica, dalle Mag a Banca Etica, e soprattutto è in controtendenza con gli stessi Governo e Parlamento, che proprio poche settimane fa hanno approvato una mozione che definisce, prima volta in Italia, la finanza etica e solidale in modo preciso e rigoroso.