Kenya, la denuncia dei Sengwer

Stampa

In una lettera diffusa a fine giugno da Survival International, i Sengwer del Kenya fanno appello all’opinione pubblica occidentale affinché smetta “di finanziare progetti di conservazione che ci derubano delle nostre terre e distruggono le nostre vite… Se volete fare conservazione, la prima cosa è garantire i diritti territoriali di noi Sengwer e di altri popoli indigeni. Se i nostri diritti non saranno rispettati, della foresta non rimarrà nulla.”

“Il modello di protezione della natura che finanziate risale al periodo coloniale e porterà a un genocidio… Vi esortiamo a smettere di finanziare violazioni degli stili di vita indigeni, che sono sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Invece, lavorate con noi per proteggere la nostra foresta, proteggendo i nostri diritti. E non solo per noi Sengwer, ma anche per tutte le comunità in Kenya e nel resto del mondo.”

La lettera arriva a pochi giorni dalle violenze avvenute a Loliondo, nel nord della Tanzania, dove le autorità cercano di sfrattare migliaia di Masai per far spazio alla caccia da trofeo e al turismo di lusso.

Questo appello echeggia le denunce che in tutta l’Africa orientale gli indigeni levano contro progetti di conservazione razzisti e coloniali.

La Frankfurt Zoological SocietyThe Nature Conservancy e altre grandi organizzazioni per la conservazione, ma anche l’Unione Europea e i governi di Germania, Francia e USA, sono tra i principali finanziatori di programmi di conservazione che implicano la creazione e il sostegno ad Aree Protette nelle terre ancestrali dei popoli indigeni, che vengono quindi sfrattati e abusati...

Segue su Survival.it

Ultime notizie

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad