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Italia: stop all'informazione e alle spese pro forze armate
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"Alla puntata del Maurizio Costanzo show di ieri sera mancava solo il bollino 'messaggio promozionale' a favore delle Forze Armate". Lo afferma un comunicato di Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti (AON) e Riccardo Troisi di Pax Christi. "Maurizio Costanzo - proseguono Paolicelli e Troisi - ha dedicato un'intera trasmissione alla leva ed alle 'missioni militari di pace', senza invitare nessun interlocutore che la pensasse diversamente dai presenti, quando è noto che la maggior parte del paese è contro la missione in Iraq".
Le due associazioni notano inoltre che "durante la puntata si è alimentata l'idea che la leva obbligatoria è finita, mentre il provvedimento di anticipo della fine della naia è ancora in discussione in Parlamento e si trascina non pochi problemi da risolvere tanto che non è per niente sicura l'approvazione definitiva". La questione non è di poco conto per quei giovani che ancora non sanno se il prossimo saranno chiamati alla leva e per gli stessi obiettori. I rappresentanti delle due associazioni chiedono a Maurizio Costanzo di "dedicare, in segno riparatorio, un'intera puntata al servizio civile volontario alle missioni di prevenzione dei conflitti degli obiettori e alla manifestazione del 20 marzo contro la guerra in Iraq e per il ritiro delle nostre truppe".
E nel giorno in cui viene annunciata la morte di Valery Melis, il soldato italiano di 26 anni malato di leucemia dopo aver partecipato a quattro missioni militari nei Balcani, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha visitato la caserma della Brigata Sassari, accompagnato dai ministri Martino e Pisanu.
Nel suo discorso alla Brigata Sassari, il Capo dello Stato ha auspicato che "la missione internazionale di pace in Iraq diventi al più presto un'ampia missione di pacificazione delle Nazioni Unite". Ciampi ha chiesto inoltre "più mezzi e investimenti per la Difesa, sottolineando che ''il nostro Esercito, le nostre Forze armate, sono un investimento necessario per il futuro degli italiani e della comunità internazionale''. Per questa ragione, ''lo strumento militare italiano deve essere sempre meglio addestrato: con mezzi, tecnologie, formazione, per operare attivamente al conseguimento di queste finalità''.
E su questo punto un altro comunicato di Massimo Paolicelli, presidente di AON e Riccardo Troisi di Pax Christi sottolinea invece che "per il futuro del nostro paese è meglio investire nell'istruzione, nella ricerca, nella tutela ambientale e nella creazione di posti di lavoro, piuttosto che in navi ed aerei militari". "Mentre si scopre che l'Italia è sempre più povera, chiedere di investire nelle forze armate per il futuro degli Italiani ci sembra fuori luogo. Oltretutto le Forze armate già spendono cifre riguardevoli per il loro funzionamento, quest'anno 19.670 milioni di euro. Il problema è che se non si abbandonano progetti inutili e velleitari - come quello di avere 190.000 uomini e sistemi d'arma come la nuova portaerei Andrea Doria o il caccia EF2000 - il bilancio della difesa rischia di diventare un pozzo senza fondo" - conclude il comunicato. [GB]