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Italia: permessi di soggiorno e rimpatri forzati
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Dopo le pressioni e le manifestazioni organizzate da numerose associazioni italiane tra cui la Comunità di Sant'Egidio per sollecitare una riforma della legge sulla cittadinanza che consenta ai bambini di stranieri nati in Italia di diventare cittadini italiani, l'organizzazione Save the Children interviene sulla questione del rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, di studio, ecc. a minori stranieri sottoposti a tutela o affidati "di fatto" a parenti entro il quarto grado e invia una lettera al Ministro dell'Interno e ai parlamentari. Le associazioni che lavorano nel campo dell'accoglienza e della tutela dei diritti dei minori stranieri riferiscono infatti che numerose Questure ad oggi non rilasciano il permesso di soggiorno ai minori al compimento del diciottesimo anno di età: tra queste Trento, Treviso, Milano.
Oltre ai problemi per i minori la legge Bossi-Fini ha pesanti e continue ripercussioni anche sugli adulti. Gli immigrati bresciani hanno indetto per il 21 febbraio una manifestazione sull'importante tema del rinnovo del permesso di soggiorno. I lavoratori immigrati ricordano infatti che le persone che nel 2002 si sono regolarizzate e hanno ricevuto il permesso di soggiorno attraverso la maxi sanatoria ora devono rinnovarlo. Questo comporta tutta una serie di problemi perché moltissimi immigrati hanno contratti di lavoro di sei mesi, tre mesi, essendo assunti tramite le agenzie di lavoro temporaneo, come la Manpower oppure la Adecco.
Intanto il Coordinamento europeo per il diritto dei migranti a vivere in famiglia che partecipò il 31 gennaio scorso alla giornata europea contro i CPT, per il diritto d'asilo e i diritti dei migranti, diffonde un appello per il blocco dei "voli della vergogna" e il rimpatrio forzato degli immigrati. Meltingpot ha denunciato l'operato dell'agenzia viaggi Valsole, attraverso la quale i migranti vengono deportati fuori dall'Italia. La Valsole gestisce pressoché tratte giornaliere da Verona e Bologna alla Romania, attraverso gli aerei della compagnia di volo Clubair, e noleggia e affitta con frequenza settimanale un charter che viene riempito di immigrati "clandestini" rumeni. Colpevoli solo di cercare un' esistenza migliore, gli immigrati vengono raccolti con autentici rastrellamenti mentre svolgono un lavoro precario e sottopagato, vengono strappati dalle case in cui pagano affitti altissimi o dagli stabili abbandonati dove riescono a trovare un riparo e subiscono una deportazione spesso improvvisa o dopo essere passati dai centri di permanenza temporanea. [RB]