Italia: nuove mobilitazioni contro la Riforma Moratti

Stampa

Dopo le manifestazioni del 29 novembre scorso, in concomitanza col dibattito in corso in Parlamento, la società civile italiana torna a manifestare contro la riforma Moratti: in ogni città ci saranno assemblee, autogestioni, occupazioni, iniziative per informare la cittadinanza e sabato 17 gennaio a Roma si terrà una manifestazione nazionale con l'adesione di tutta l'opposizione.

Lo comunicano i promotori dell'iniziativa tra i quali la Fnism (Federazione nazionale insegnanti), Legambiente, Arci, Cgil/Scuola e Cisl/Scuola, Retescuole oltre a numerosi coordinamenti locali che chiedono il ritiro del primo decreto attuativo della riforma Moratti, la difesa del tempo pieno e prolungato e intendono difendere la scuola pubblica e democratica.

 

Sezione Educazione e scuola:
Approfondimento sulla riforma Moratti

La settimana di mobilitazione nazionale per chiedere il ritiro del primo decreto attuativo della riforma Moratti è iniziata con la consegna alla commissione parlamentare della Camera di oltre 110.000 firme raccolte per la difesa del tempo pieno e prolungato. Il primo decreto di applicazione della legge n. 53/2003, ora in esame alle commissioni parlamentari, "prevede la cancellazione del tempo pieno e prolungato riducendo il tempo scuola a 27 ore settimanali".

"Negli ultimi 20 anni" - notano i promotori dell'iniziativa - "per molte famiglie il tempo pieno e prolungato ha rappresentato la risposta più qualificata nell'armonizzare le esigenze lavorative con la garanzia di un'educazione di qualità per i propri figli" ed ha svolto "un ruolo innovativo nella scuola di base, sul piano della sperimentazione didattica, della cooperazione tra insegnanti, dell'inserimento dei bambini diversamente abili e del rapporto con il territorio e gli Enti locali". In Italia, attualmente, più del 20% delle scuole elementari sono a tempo pieno.

Le commissioni parlamentari hanno tempo solo fino al 19 gennaio per esprimere parere "non vincolante", dopo di che il Governo potrà formalmente procedere alla promulgazione del decreto. I promotori dell'iniziativa notano inoltre che la riforma Moratti prevede "la riduzione degli investimenti per le università e la ricerca, dove si estende la privatizzazione e il controllo politico sulle nomine e sull'attività di docenti e ricercatori". [GB]

Ultime notizie

Dossier – I portuali contro le guerre nel mondo. Nord Ovest Europa (3)

12 Novembre 2025
Anche nell’Europa occidentale, dal Mar Mediterraneo all’Atlantico, i porti sono crocevia di armi. (Linda Maggiori)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

11 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Eventi estremi e povertà

11 Novembre 2025
La povertà è un problema socioeconomico profondamente interconnesso con la crisi climatica. (Alessandro Graziadei)

Una vi(t)a semplice

10 Novembre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad