Italia: morto di naja

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I genitori di un ragazzo morto durante il servizio militare gridano la loro indignazione per l'archiviazione delle indagini sull'incidente nel quale il figlio ha perso la vita. Archiviazione arrivata dopo sei anni che definiscono di "non indagini". Intanto in Friuli, terra dove il militare ha trovato la morte, si sta organizzando l'ottava edizione della fiaccolata di pace da Pordenone alla base NATO di Aviano.

L'8 giugno del 1998 il militare di leva Roberto Garro ha perso la vita in un incidente stradale mai ben chiarito. I genitori da anni, sospettando che siano coinovlti alti ufficiali poi coperti, si battono affinché sia fatta luce sulla vicenda. Ora, dopo sei anni si sentono traditi dallo Stato: i giudici hanno deciso infatti di archiviare le indagini, o, come le definiscono i genitori di Roberto "le non indagini".

"Davanti ai nostri occhi di genitori oggi non c'è l'immagine di una legge uguale per tutti, ma quella di una magistratura fetida ed arrogante che da 5 anni e 8 mesi si tappa occhi, naso e orecchie per non vedere né sentire gli atti ufficiali di questa vicenda, le autopsie fatte e poi sottratte dai fascicoli, i documenti dettagliati che abbiamo presentato, tutte le nostre richieste di giustizia riguardo all'assassinio di nostro figlio Roberto".

Sono dure le accuse dei genitori di Roberto che hanno anche creato un apposito sito dove viene riportato il loro punto di vista sulla vicenda.

Si sta intanto preparando, sempre in Friuli, l'ottava edizione della fiaccolata di pace da Pordenone alla base Usaf di Aviano. Gli organizzatori sottolineano come ancora una volta si intende camminare verso la base militare invitando ad attuare una sua conversione in un luogo di cooperazione per la vita delle comunità della zona e di quelle del Pianeta. "Da santuario della forza armata che ha consumato e consuma ingenti risorse, a luogo di progetti e iniziative concrete per la pace e la solidarietà", affermano. L'appuntamento è per il prossimo 28 marzo. [DS]

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