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Italia: mare radioattivo alla Maddalena, ma non per il governo
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"È azzardato, a nostro avviso, sostenere che nelle acque prospicenti La Maddalena non ci sia una radioattività anomala". Così Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, replica al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che ha risposto durante il "Question Time" di ieri all'interrogazione parlamentare presentata da Ermete Realacci. "Le analisi richieste da Legambiente - continua Della Seta - sono state effettuate in ben due tornate differenti di monitoraggio e con due metodologie diverse proprio per non lasciare alcun margine al dubbio".
Secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento invece non vi sarebbe "nessuna correlazione" tra il sistema di propulsione nucleare dei sottomarini che transitano nelle acque dell'arcipelago della Maddalena e "le matrici ambientali". "Assenza totale di anomalie delle concentrazioni di radionucleidi artificiali quali quelli presenti nei reattori nucleari che alimentano i sottomarini" - è stata la diagnosi di Giovanardi. "Sono stati anche esclusi eventuali rilasci di radionucleidi transuranici, come per esempio il plutonio, che si formano nel combustibile dei reattori. In sintesi tutte le indagini hanno escluso ogni correlazione tra il sistema di propulsione nucleare dei sottomarini in transito nell'area e le concentrazioni di uranio e suoi discendenti nelle matrici ambientali".
Il ministro Giovanardi rispondeva all'interrogazione di Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e membro dell'esecutivo della Margherita che chiedeva "indagini conoscitive per appurare se e come la base militare sia responsabile di questo allarmante fenomeno" oltre a "ulteriori studi per verificare la gravità dei rischi e l'origine della radioattività" e "immediate valutazioni sanitarie per capire se e quali contromisure adottare per la salvaguardia della salute degli abitanti dell'arcipelago e dell'ecosistema". "L'azione del governo - ha replicato Giovanardi - fornisce ampia assicurazione in ordine alla tutela della salute pubblica e alla salvaguardia dell'area dell'arcipelago della Maddalena".
Una conclusione contestata da Legambiente che attraverso il Presidente replica: "Naturalmente mettiamo a disposizione del ministro, così come di tutti i parlamentari, l'intera indagine e anche l'equipe di scienziati e ricercatori internazionali che hanno effettuato i prelievi e il monitoraggio si sono resi disponibili per un confronto sui risultati dei differenti campionamenti effettuati fino ad oggi. Crediamo che chi ha a cuore la tutela della salute pubblica e dell'ecosistema non debba lasciare nulla di intentato: il ministro può confrontare le nostre analisi con quelle degli altri istituti, solo così potremmo dire che il problema non è stato sottovalutato".
Il ministro Giovanardi è intervenuto anche in merito all'incidente occorso al sottomarino statunitense Hartford sul quale Legambiente ha messo a disposizione un'ampia documentazione. "È stato escluso - ha detto Giovanardi - che a seguito dell'incidente vi siano stati rilasci all'ambiente della radioattività presente nel sistema di propulsione nucleare del sottomarino stesso. Si è infatti trattato di un problema tecnico di lieve entità limitato al timone e alcune strisciate sullo scafo".
Circa la presenza americana nell'arcipelago, secondo Giovanardi "il comprensorio militare dell'isola di Santo Stefano è una base italiana di cui una parte, sempre sotto comando nazionale italiano, è concessa alla Us Navy. Trattasi di un approdo per l'ormeggio di una nave appoggio presso la banchina dell'isola di Santo Stefano destinata a fornire supporto logistico ai sommergibili statunitensi che, a seguito di autorizzazione diplomatica, sostano per effettuare le manutenzioni".
Va ricordato che il referendum regionale consultivo sulle basi militari e nucleari straniere in Sardegna promosso da Comitato "Gettiamo le basi" era stato dichiarato inammissibile da un ufficio regionale con una delibera del 16 luglio inspiegabilmente comunicata alla stampa quasi un mese dopo. [GB]