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Italia: la società civile verso le elezioni europee
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Dalle pagine del sito Peacelink viene lanciato "Totò for president", un appello rivolto a grafici, artisti, comunicatori e pubblicitari per lanciare un messaggio nonviolento, ritoccando al computer i messaggi dei manifesti elettorali per trasformare la propaganda dei partiti in un messaggio di pace. Fino al 12 giugno Peacelink raccoglierà le proposte che gireranno in rete pubblicando in rete le versioni "modificate" di manifesti elettorali pubblicati dagli schieramenti politici in lizza per le prossime elezioni europee. "Gli elettori non sono stupidi o sprovveduti - ha sottolineato Carlo Gubitosa, il segretario dell'associazione - e sanno benissimo quali sono le responsabilità che si nascondono dietro i sorrisi dei manifesti elettorali. In questi giorni assistiamo a ripetuti tentativi di strumentalizzazione politica del valore universale della Pace, e pertanto ci sembra giusto ritorcere queste operazioni contro i loro autori utilizzando la fantasia e l'ironia come 'armi' nonviolente".
Nell'ambientalismo si leva la voce di Greenpeace che ha inviato a tutti i candidati alle elezioni europee un questionario con 13 domande che chiedono impegni concerti per l'ambiente su quattro fronti: chimica, biodiversità, clima e ogm. Entro fine mese i candidati dovrebbero rispondere al test, in modo da avere prima delle elezioni un quadro della sensibilità ambientale dei futuri europarlamentari che sarà consultabile sul sito dell'organizzazione verde. Tra i punti più sentiti da Greenpeace viene chiesto l'adozione della riforma della politica chimica in Europa (REACH) con la sostituzione dei composti pericolosi con alternative più sicure. Una pagella ambientale ai deputati uscenti è invece disponibile su www.EU-votewatch.org che ha preso in considerazione le espressioni di voto degli europarlamentari uscenti su 10 decisioni in tema ambientale ritenute cruciali. Sul fronte animalista la LAV ha stilato delle liste di candidati da votare e da non votare. I consigli elettorali sono basati non sulle promesse dell'ultima ora ma su quello che i singoli candidati hanno fatto nel corso del loro precedente mandato se già parlamentari o comunque prima di presentarsi al giudizio degli elettori.
Dal mondo della cooperazione con il sud del mondo da rilevare l'appello congiunto delle redazioni di Missione oggi, Mosaico di pace e Nigrizia che chiede tra i vari punti una nuova politica economica, commerciale e monetaria dell'Europa verso il sud del mondo e in particolare il raggiungimento dell'obiettivo della destinazione dello 0,7% del Pil alla cooperazione allo sviluppo con una contemporanea abolizione del debito estero dei paesi del sud del mondo. Da segnalare fino ad oggi l'adesione di 57 candidati tutti appartenenti allo schieramento del centrosinistra. Sempre inerenti alle politiche economiche sono le richieste delle organizzazioni che si riconoscono nel Network Seattle to Brussels (S2B) e che hanno dato vita in Italia alla campagna "Questo mondo non è in vendita" tra cui Campagna per la Riforma della Banca Mondiale e ROBA dell'Altro Mondo, del Tavolo delle Campagne di Rete Lilliput. In particolare il questionario chiede di pronunciarsi sul protezionismo degli investimenti e sul dumping agricolo che danneggia i produttori del sud del mondo. Inoltre viene richiesto che l'UE tolga la fornitura d'acqua dai negoziati per i servizi, di resistere alla pressione degli Stati Uniti nel WTO contro l'approccio precauzionale dell'Europa in merito agli Ogm e di cambiare il mandato del Commissario europeo al Commercio. I risultati del questionario (scaricabile online) verranno presentati al pubblico ed ai media nazionali a giugno. [AT]