Italia: impegni mancati per il Palio di Siena

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La LAV ha chiesto, come già negli anni precedenti, che il Sindaco di Siena adotti le misure di sicurezza per cavalli, fantini e pubblico, in occasione del Palio dell'Assunta che si corre il 16 agosto. La richiesta, trasmessa via fax anche alla Prefettura, ai Vigili del Fuoco ed alla Procura della Repubblica, denuncia l'inadeguatezza di Piazza del Campo ad ospitare manifestazioni a carattere agonistico, ancorché storiche: non sono infatti rispettate le distanze di sicurezza e le vie di fuga per il pubblico in violazione dei requisiti stabiliti dal DM 18.3.96.

Nessuna notizia è ancora giunta, inoltre, dal Palazzo comunale sugli "interventi a carattere progettuale e manutentivo delle condizioni di sicurezza" né di quelli "più incisivi" concordati con il Prefetto di Siena; né sono state apportate le modifiche al Regolamento del Palio, chieste lo scorso anno dalla LAV per vietare l'uso del nerbo, da parte dei fantini, contro i cavalli propri e quelli avversari.

"Oltre a questo, nessun provvedimento è stato messo in atto per riportare nella legalità il ruolo di vigili sanitari che in tutta Italia è attribuito alle ASL - dichiara Mauro Bottigelli, responsabile LAV settore Palii e feste sadiche - così come è stata ignorata la proposta di affidare il controllo antidoping all'UNIRELAB, il laboratorio d'analisi del Ministero dell'Agricoltura, ed è stata negata alla LAV la possibilità di accesso ai documenti relativi ai Palii corsi negli anni passati, in violazione delle leggi sulla trasparenza amministrativa".

"Se a questo aggiungiamo il rifiuto, illegale, di disporre protezioni laterali lungo tutto il percorso al fine di evitare l'urto di cavalli e fantini contro le transenne, motivo di tanti incidenti tra i quali l'ultimo fatale a Big-Big l'agosto scorso - conclude Bottigelli - sembra evidente la tendenza della tristemente famosa manifestazione senese a scivolare nella totale illegalità, senza che Siena e la RAI, quest'ultima usata ormai come strumento pubblicitario, ammettano quello che realmente è: una manifestazione ammazzacavalli della quale è arrivato il momento di fare a meno, nel rispetto della vita dei cavalli e dell'accresciuta sensibilità dell'opinione pubblica verso i diritti degli animali".

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