Italia: giornata di mobilitazione per i migranti

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Domani, sabato 27 marzo si terrà una giornata di mobilitazione a favore dei migranti. Un gruppo di associazioni che da anni si battono per la difesa dei diritti dei cittadini stranieri in Italia ha reso pubblico per l'occasione un appello nel quale si richiede un incontro con i prefetti ed i questori italiani.

Sono contro la legge Bossi-Fini, che "ha causato gravissimi danni a centinaia di migliaia di persone" e sono intenzionati a promuovere dure proteste che portino alla sua modifica o cancellazione. Un cartello di organizzazioni di base italiane si sono unite nel promuovere per il sabato 27 marzo una giornata di mobilitazione e di lotta davanti alle questure e le prefetture d'Italia. Tra le richieste degli organizzatori, il ripristino del permesso di soggiorno (PdS) per la ricerca di lavoro di un anno, a fronte dell'attuale di sei mesi; in presenza di un mercato del lavoro sempre più flessibile, il PdS per qualsiasi tipologia di contratto non deve essere inferiore ad un anno; il potenziamento degli Uffici Stranieri perché il PdS venga rilasciato entro i due mesi dalla data di presentazione della domanda; l'accelerazione dei tempi di rilascio delle Carte di Soggiorno e dell'ottenimento dei ricongiungimenti familiari; l'istituzione in tutte le Questure di una figura terza (tipo il Difensore Civico) che possa vigilare contro abusi di ogni genere che spesso si verificano.

Intanto numerose associazioni (Acisel, Associazione Centro Astalli, Casa dei Diritti Sociali-Focus, Cir, Comunità di S. Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Fondazione Migrantes, ICS-Consorzio Italiano Solidarietà, Medici contro la Tortura, Progetto Casa Verde, Sol.Co. Roma), hanno rivolto un urgente appello al Parlamento e al Governo, affinché in tempi brevi sia approvata una Legge organica sul diritto di asilo, che rispecchi la Costituzione nonché i seguenti punti fondamentali: la procedura per l'esame della richiesta d'asilo deve essere unica, senza esami preventivi che avrebbero l'unico effetto di appesantirla; il richiedente asilo deve essere un soggetto attivo della procedura in tutte le sue fasi; il sistema dell'accoglienza, pur prevedendo l'obbligo di dimora necessario a garantire la reperibilità del richiedente, deve basarsi su centri aperti che garantiscano gli standard minimi dell'accoglienza.

A livello europeo in questi giorni il Coordinamento Europeo per il Diritto degli Stranieri a Vivere in Famiglia, che si batte dal 1993 per i diritti dei migranti e in particolare per il loro diritto a vivere in famiglia, sta promuovendo un'azione di sensibilizzazione dei candidati/e alle prossime elezioni europee. Lo fa con corso/attivita_in_corso.htm un documento dove vengono portate sei affermazioni sulle quali si chiede ai candidati di prendere posizione. [DS]

Altre fonti: Melting pot

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