Italia: dallo sportello alla fiera del consumo critico

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Un numero sempre maggiore di persone si pone domande sulle conseguenze del proprio stile di vita e di consumo sull'ambiente e sulle condizioni di lavoro. Per fornire degli orientamenti rispetto a queste domande, seguendo l'esempio dello sportello "Stilinfo" di Venezia, anche a Torino inizia la sperimentazione di uno sportello sul consumo critico. Lo sportello fornisce informazioni su argomenti come l'agricoltura biologica, i gruppi di acquisto solidale, il commercio equo e solidale, la finanza etica, il turismo responsabile, le campagne di boicottaggio, il risparmio energetico, il riciclaggio e la gestione dei rifiuti, mettendo il consumatore critico in contatto con le realtà locali che da tempo si occupano di queste tematiche. Il progetto è stato lanciato dal Movimento Consumatori di Torino insieme alla Associazione GAStorino, alla Coop. Soc. ISOLA e alla Coop. MAG4 Piemonte, all'interno delle attività promosse dal Distretto di Economia Solidale di Torino e provincia (DESTO).

Risparmiano fino al 50% sulla spesa senza rinunciare alla qualità. Anzi, riescono a controllare in prima persona la genuinità dei prodotti. Sono i Gas, "Gruppi d'acquisto solidale" formati da famiglie, singoli individui e associazioni, che organizzano la spesa all'ingrosso saltando la distribuzione organizzata. La scelta si basa su prodotti biologici e certificati, rispettosi dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori, da acquistare direttamente dal produttore.

Per incentivare la creazione di gruppi di quartiere, Comune, Provincia di Roma e Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) hanno istituito uno sportello che si propone come punto d'incontro tra domanda e offerta. Si chiama "Filieracorta" ed è attivo presso l'Aiab. Lo sportello smista le adesioni e mette in contatto i gruppi con i produttori, che consegnano la merce presso un indirizzo nel quartiere.

In Trentino si è deciso di provare a dare vita ad un distretto di economia solidale, dal nome "Trentino Arcobaleno". Solida base di partenza del nuovo percorso è il progetto "Pagine Arcobaleno" che ha portato alla pubblicazione della guida "Fa' la cosa giusta!" ed ha riscosso un notevole successo. Riconoscendo la bontà e l'importanza del lavoro fatto, Confesercenti del Trentino, la confederazione che rappresenta e tutela le piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, ha proposto a Rete Lilliput del Trentino di organizzare una mostra mercato che radunasse nello stesso luogo i soggetti presenti sulla guida, e così dal 4 al 6 novembre 2005 si terrà a Trento la prima fiera "Fa' la cosa giusta! Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili". In preparazione alla Fiera è partito il progetto di acquisto in rete di pomodori trentini da agricoltura biologica "Tra Passata e Futuro". Il progetto consiste nell'organizzare un ordine consistente di pomodori da passata, per il quale i compratori si impegnano all'acquisto prima della semina.

A Milano dal 18 al 20 marzo si terrà la seconda edizione della mostra-mercato "Fa' la cosa giusta!", promossa dall'associazione "Insieme nelle terre di mezzo Onlus" e organizzata da "Terre di mezzo", in collaborazione con le principali realtà di consumo critico, tra cui il Forum consumo critico di Milano. La prima edizione di "Fa' la cosa giusta!" è stata un successo di pubblico e di "critica". Le cifre parlano da sole: 15 mila i visitatori; 100 gli stand; 133 i giornalisti accreditati all'ufficio stampa; centinaia i pasti serviti dalla cooperativa sociale "La fabbrica di Olinda". I risultati della prima edizione hanno spinto gli organizzatori a ripetere l'evento, mantenendo saldi i principi, con l'obiettivo di perseguire uno sviluppo nella qualità: crescere quindi, non soltanto diventare più grandi. A questa esperienza si collega quella del Pais, il Palazzo delle Alternative e delle Iniziative Sociali che vede 6 piani con la presenza di 39 tra cooperative, associazioni e piccole imprese che si sono unite sulla base di un comune intendere il proprio lavoro. Nessun partito, nessuna organizzazione sindacale o famigliare li ha uniti ma la volontà di "aggiungere valore etico ed ecologico al loro modo di fare impresa". [AT]

Altre fonti: Rete delle Economie solidali, Rete Gas

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